Sono 40.160 gli edifici scolastici statali presenti sul territorio e solo 10.598 (il 26,4%) sono dotati di mensa. È quanto rileva uno studio condotto dall'associazione 'Con i bambini', in collaborazione con la fondazione Openpolis, che ha analizzato i dati forniti dal ministero dell'Istruzione. Questo però non vuol dire che gli alunni che frequentano le altre scuole non abbiano accesso al servizio.
In primo luogo perché una stessa struttura può essere utilizzata da più istituti. In primo luogo perché una stessa struttura può essere utilizzata da più istituti. E poi perché i dati raccolti dal Miur si basano sulle dichiarazioni dei soggetti proprietari degli immobili, perciò fanno riferimento all’edificio scolastico e non alla Scuola.
Il livello di presenza del servizio, inoltre, varia molto da regione a regione: in Valle d’Aosta il 70 per cento degli edifici scolastici statali ha la Mensa, in Toscana il 62,9 per cento, in Friuli-Venezia Giulia il 62,1 per cento, in Piemonte il 61,3 per cento. Agli ultimi posti della classifica ci sono invece Umbria (13,1% di edifici scolastici dotati di Mensa), Campania (9,6%) e Sicilia (8,2%).
Si nota dunque una forte polarizzazione tra una minoranza di regioni del centro-nord dove la mensa è presente in più del 60% degli edifici scolastici e un mezzogiorno dove il dato non arriva al 20% (con l'eccezione della Sardegna). Da sottolineare però che anche regioni settentrionali come Lombardia e Veneto si trovano al di sotto della media nazionale.
In quasi tutte le regioni meridionali la presenza del servizio mensa è maggiore nelle aree interne rispetto ai poli. Questo dato è dovuto al fatto che generalmente al sud il numero di comuni classificati come periferici e ultra periferici è maggiore. Di conseguenza anche il numero degli edifici scolastici, delle mense e dei residenti, nelle aree interne sarà più elevato.
In questa classifica, al primo posto c'è la Basilicata che conta 67 edifici scolastici con mensa nelle aree interne su un totale di 92 scuole (72,8%). Seguono il Molise con 23 mense su 44 (52,3%), la Sardegna con 227 su 436 (52,1%), la Calabria con 158 su 385 (41%) e la Sicilia con 106 su 300 (35,3%). Si deve sempre tenere presente, però, il numero totale delle scuole esistenti.
Ad esempio, in Molise le mense nei comuni periferici e ultra periferici sono il 52% del totale degli edifici dotati di mensa. Parliamo però di appena 23 scuole su un totale di 322. Stesso discorso vale anche per altre regioni come Sicilia (106 mense nelle aree interne su 3.669 istituti scolastici) e Abruzzo (35 su 1.080).
Al 2018, sono oltre mezzo milione i ragazzi che risiedono nei comuni periferici e ultra periferici. Una cifra non trascurabile dato che rappresenta circa il 7% della popolazione scolastica italiana. La Sicilia è la regione che ne ospita di più (oltre 105mila). Al secondo posto si trova la Sardegna (quasi 62mila), al terzo la Calabria (oltre 53mila) e al quarto la Basilicata (oltre 40mila).
In queste quattro regioni vive più della metà degli studenti che risiedono in aree interne.Mettendo in relazione il numero di residenti 6-18 nelle aree interne e il numero di mense presenti nelle aree interne delle varie regioni, il Friuli-Venezia Giulia risulta la regione migliore. Qui, infatti, sono presenti 25 edifici con mense a fronte di 2.113 giovani, quasi 12 mense ogni 1.000 studenti.
Al secondo e terzo posto Liguria e Valle d’Aosta.Agli ultimi posti ci sono invece la Sicilia con 106 mense per 105.347 giovani (una mensa ogni 1.000 studenti), la Lombardia (55 mense per 38.580 studenti) e il Lazio (39 mense per 26.500 studenti). In totale, sono 1.112 gli edifici scolastici dotati di mense nei comuni periferici e ultra periferici.
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