Non c'è «nulla di granitico» sulle mascherine. «Tra due settimane vedremo come è l’andamento dell’epidemia: se schizza verso l’alto molto probabilmente altre precauzioni dovranno essere prese ma siamo convinti questo non succederà; ci saranno se necessari dei lockdown locali, quello totale è memoria del passato, non dovremo più immaginarlo».
Così il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, in Commissione Istruzione della Camera. Miozzo ha detto che il Cts sta valutando l’utilizzo di mascherine trasparenti per i docenti per vedere «se compatibili con il lavoro» senza che ci siano margini di rischio e ha ricordato che la struttura del Commissario Arcuri fornirà 10 milioni di mascherine alle scuole.
C'è una grande «incertezza della comunicazione scientifica, non ci sono certezze, non c'è uniformità non solo in Europa ma in tutto il mondo: non c'è un Paese che faccia quello che fa il paese limitrofo. Questo genera problemi: siamo chiamati a dare indicazioni, ed è frustrante sapere che noi stessi non siamo in grado di dare certezze granitiche a chi deve pianificare»
«Tutti si rendono conto che ci sono rischi ma sono valutati sul piatto di bilancia che sono assoluti sulla necessità di riaprire la scuola», ha proseguito Miozzo. Distanziamento, uso mascherine, igiene, rimangono fondamentali - ha chiarito Miozzo - come prevede anche la comunità scientifica. «Noi abbiamo adottato il parametro del metro e su quello abbiamo dato l'impostazione su tutto».
«Io avei reso obbligatori i test sierologici ai docenti questo in virtù della certezza propria e di chi sta attorno per un senso di responsabilità - spiega Miozzo -. È una procedura invasiva che deve avere un percorso normativo, ma siete voi i rappresentanti del parlamento».
«Nel corso dell’anno scolastico abbiamo immaginato ci siano dei cluster, dei campioni sia per docenti che per gli studenti. È una raccomandazione che il comitato ha già immaginato di poter dare e sostenere - aggiunge -. Il Comitato tecnico scientifico non ha mai espresso pareri sui banchi a rotelle, nessuno ce lo ha mai chiesto. Abbiamo valutato solo banchi a seduta fissa».
«Vogliamo arrivare all’apertura della scuola e al suo mantenimento anche se ci dobbiamo preparare a probabili chiusure, dobbiamo fare i conti con la realtà». Parlando di spazi ed enti locali, Miozzo ha spiegato che la Protezione Civile sta monitorando «eventuali criticità per intervenire in caso di emergenza estrema». Sulla questione dei trasporti degli studenti, Miozzo ha detto che «chiuderemo oggi il verbale di aggiornamento sul trasporto pubblico locale, entro questa sera sarà disponibile».
Caricamento commenti
Commenta la notizia