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Coronavirus, Berlusconi ricoverato a Milano: riscontrato inizio di polmonite bilaterale

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è stato ricoverato a Milano al San Raffaele per accertamenti dopo che è risultato positivo al coronavirus.

Il presidente Berlusconi, dopo la comparsa di alcuni sintomi, è stato ricoverato all'ospedale San Raffale di Milano a scopo precauzionale. Il quadro clinico non desta preoccupazioni. Dagli esami effettuati è stata riscontrata una polmonite bilaterale allo stato precoce. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti sanitarie, la diagnosi emersa dalla tac a cui è stato sottoposto il Cavaliere e che ha portato ad un suo ricovero precauzionale.

Il ricovero in ospedale è avvenuto attorno alla mezzanotte di ieri. A quanto si apprende, infatti, il leader di FI presenta alcuni sintomi legati al coronavirus che richiedono accertamenti. In isolamento domiciliare ad Arcore da mercoledì dopo essere risultato positivo al Covid, il leader di Forza Italia ieri nel tardo pomeriggio è intervenuto telefonicamente a un convegno del partito a Genova spiegando di stare "abbastanza bene", di non avere più febbre e dolori. Qualche ora più tardi, però, è stato deciso il ricovero al San Raffaele. L'ex premier si trova in una stanza isolata del settore D, dedicato ai pazienti solventi.

Fino a ieri l'ex premier aveva rassicurato ci gli sta vicino. Di certo, i quasi 84 anni e i problemi cardiaci risolti in passato impongono uno stretto controllo e già nelle ultime ore non era stato escluso che potessero essere programmati esami all'ospedale San Raffaele.

Quel che è certo è che ricostruire a ritroso la catena dei contagi è quanto meno difficile. Positiva è anche la sua nuova compagna, Marta Fascina, che ha trascorso con lui il lockdown, lo ha accompagnato sulla barca di Ennio Doris e in Sardegna. Dove sono ancora in isolamento domiciliare a Villa Certosa due figli dell'ex premier, Barbara e Luigi, che pare non abbiano avuto contatti ravvicinati con il padre dal 16-17 agosto.

Fra i contagiati nella cerchia di Berlusconi, c'è anche un uomo della sua scorta, quest'estate al suo fianco ad Arcore e in Provenza. Non a Villa Certosa, luogo che il leader di Forza Italia ha lasciato il 19 agosto, appena appreso che potevano esserci positivi in famiglia, volando ad Arcore.

Pochi giorni prima, la sera di Ferragosto, il leader di Forza Italia nella sua residenza sarda avrebbe ospitato una festa con alcune decine di persone. Quella settimana, poi, i figli Barbara e Luigi con lo yacht di famiglia si sono trasferiti a Capri, trascorrendo una serata all'Anema e Core. Punto di riferimento della vita notturna dell'isola, quel locale questa estate ha ospitato vip transitati dal Billionaire, focolaio in Costa Smeralda, e gruppi di turisti che poi hanno dovuto fare i conti con il tampone positivo. Come poi è successo a Luigi e Barbara, che ha avuto sintomi per un paio di giorni, nonché ad alcuni nipoti di Berlusconi.

Rientrato ad Arcore, l'ex premier si è sottoposto a due tamponi e a un test sierologico, tutti negativi, e nella sua villa in Brianza ha ricevuto diversi esponenti politici. Il 20 si è goduto anche un piccolo bagno di folla ad Angera, sulla sponda varesina del Lago Maggiore, ritratto nelle foto senza mascherina, così come nel video della settimana prima a Villa Certosa con Flavio Briatore, risultato poi positivo.

Berlusconi è volato il 27 agosto in Provenza, diventata regione a rischio coronavirus, rientrando ad Arcore il primo settembre. L'indomani il tampone positivo. Dall'agenda ha dovuto cancellare, "con molto dispiacere" assicura Adriano Galliani, anche il ritorno in tribuna a San Siro, per la suggestiva amichevole fra il suo Monza e il Milan, di cui è stato proprietario per trentuno anni.

La sua segreteria ha raccolto una mole di messaggi e gli ha augurato pronta guarigione anche Romano Prodi, avversario del Cavaliere in molte sfide elettorali. "Tanta vicinanza - ha osservato Berlusconi - mi ha commosso ed è il miglior incentivo ad andare avanti, avendo ben presente la sofferenza di tante famiglie vittime di questa malattia insidiosa" alle quali va "la mia partecipazione e il mio affetto". E ora tocca a lui e alla sua famiglia combattere contro il Covid.

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