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Roma, i negazionisti del Coronavirus in piazza senza mascherina: "Contro la dittatura sanitaria"

Un grande striscione "Noi siamo il popolo", bandiere tricolori e cori «libertà, libertà», ma anche fischi e insulti. Centinaia di persone sono scese in piazza oggi al centro di Roma contro quella che hanno definito come la "dittatura sanitaria" in epoca Covid. Raduno che ha suscitato polemiche e critiche, ma che ha anche ricevuto appoggi dalla politica. Rigorosamente senza mascherine, i partecipanti si sono radunati a Bocca della Verità, dietro il Circo Massimo, per la manifestazione organizzata dal 'Popolo delle mamme'. In piazza gruppi di estrema destra, ma anche di sinistra, no vax e famiglie con bambini.

"Noi non siamo negazionisti, siamo contro la dittatura sanitaria, contro l’obbligo vaccinale perché non si mettono più le mani sui bambini", hanno detto gli organizzatori dal palco. Tra gli slogan intonati "Giù le mani dai bambini" e "verità". Non sono mancati insulti al Governo, fischi per il presidente della Repubblica ed è stata bruciata da un partecipante anche una foto di Papa Francesco. A sventolare tra la folla oltre ai tricolori, bandiere per Donald Trump e una con la foto di Benedetto XVI mentre sul palco si sono susseguiti tantissimi interventi che hanno toccato i temi più disparati: da presunti errori medici, ai vaccini, alla mutazione del campo elettromagnetico della terra ai microchip.

A raggiungere il raduno anche la conduttrice Eleonora Brigliadori, la deputata ex M5S Sara Cunial e il leader romano di Forza Nuova Giuliano Castellino che ha sottolineato: "Sono in piazza perché sono un uomo libero, non voglio portare la museruola, voglio abbracciare i miei affetti. Chi è criminale? Questa piazza? No. Il presidente Zingaretti e la sindaca Raggi si vergognino, di cosa hanno paura? Oggi c'è una piazza libera, pronta a lottare". Circa 1.500 alla fine, secondo una stima della Questura, i partecipanti. E nelle prossime ore verranno vagliate le immagini registrare dalla polizia scientifica per stabilire eventuali inosservanze sui dispositivi di protezione individuale e assembramenti che saranno sanzionate. Ma la manifestazione negazionista ha sollevato anche oggi una serie di polemiche.

"Noi vogliamo gestire una pandemia in corso - ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -. A loro rispondiamo con i numeri". "Ai negazionisti chiedo di portare almeno rispetto per i familiari dei morti". ha detto invece il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Mentre il ministro della Salute Roberto Speranza ha sottolineato: "Vedere una piazza di negazionisti sinceramente fa rabbrividire. Le regole fondamentali: la mascherina e il distanziamento devono essere veramente rispettati da tutti. Il Paese sia unito rispetto a questa sfida». Di diverso avviso la leader di FdI Giorgia Meloni. "Penso sia gravissimo che il governo abbia all’inizio sottovalutato la situazione del Coronavirus - ha affermato-. Il governo ha ricevuto un dettagliato studio su quello che sarebbe successo il 12 febbraio. In quei giorni il Pd girava con slogan che l’unico virus è il razzismo e Zingaretti andava a Milano a fare l’aperitivo. Per cui è grazie a questi negazionisti del virus che il coronavirus si è propagato, perché il Pd e il governo non hanno preso provvedimenti per tempo".

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