Tre italiani sono stati arrestati dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Roma che nei giorni scorsi aveva notato la presenza in zona Ponte di Nona di un furgone Mercedes, il cui proprietario non risultava risiedere nelle vicinanze. Approfonditi controlli hanno consentito di individuare V.F., 54 anni, di origini messinesi e gravato da precedenti contro il patrimonio e in materia d’armi, che veniva trovato in possesso di 1,2 kg di cocaina.
Non solo, ma V.F. è risultato essere parte attiva di una organizzazione criminale più ampia e ramificata. Per questa ragione le indagini si sono spostate in zona Casal Lumbroso, luogo di residenza dell’intestatario del veicolo Mercedes, S.P., di 37 anni, individuato nei pressi della propria abitazione, assieme a A.V. di 26 anni, che si trovava alla guida di un altro furgone Mercedes. I due, con precedenti di polizia e originari della provincia di Vibo Valentia, risultano legati da rapporti di parentela al latitante Gianluca Tassone, condannato alla pena di 13 anni e 7 mesi per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Il controllo, eseguito sul furgone guidato da A.V., intento ad uscire da un garage di Via Giorgio Bo, ha consentito di trovare e sequestrare 52 kg di cocaina ed un trolley con 388.980 euro in contanti, oltre a numerosi telefoni cellulari e sim telefoniche di gestori esteri.
Elemento di interesse è, inoltre, la particolare forma nella quale è risultata confezionata la sostanza stupefacente: infatti, oltre al tradizionale «pacco» del peso di 1 Kg., la stessa si presentava modellata in tegole curve del peso di 200 grammi ognuna. La droga - la cui perizia qualitativa ne ha stabilito la purezza pari al 100% - una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato più di 5 milioni di euro.
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