Lunedì 23 Dicembre 2024

Coronavirus, decine di scuole chiuse in tutta Italia: 400 colpite da almeno un caso

Sono più di 400 le scuole già colpite da almeno un caso di Coronavirus e 75 sono state chiuse. Il dato lo riporta il quotidiano il Sole 24 ore. In cima per scuole colpite ci sono la Lombardia , l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio. I casi positivi nel 76% dei casi sono studenti, nel 13% docenti, il resto è l’altro personale. In tutto in Italia ci sono 8mila istituti per 30mila plessi. I dati arrivano da un database messo a punto da un giovane ricercatore e uno studente universitario - Vittorio Nicoletta e Lorenzo Ruffino - che hanno raccolto dalla riapertura della scuola notizie e le ordinanze dei sindaci. A Roma le scuole coinvolte sono 19, a Bologna 14, a Milano sono 13. Ma i casi non mancano anche in Sicilia e Calabria, dove solo in questi giorni sono tornate a pieno regime tutte le classi. Proprio per contrastare il Coronavirus ed evitare lezioni a singhiozzo, la Sicilia incrementa ulteriormente le misure anticontagio nelle scuole. Nell’Isola, in particolare – attraverso un documento congiunto dei Dipartimenti regionali Attività sanitarie Osservatorio epidemiologico e dell’Istruzione e dell’Università che richiama le linee guida dell’Istituto superiore di Sanità sulla gestione dei casi negli istituti scolastici, fra gli studenti o gli operatori della scuola – vengono istituite le Usca dedicate alle situazioni critiche e alla effettuazione dei tamponi rapidi nelle scuole che consento di rilasciare l’esito in pochi minuti. E la Regione si appella ai Comuni affinché venga adottata una linea unica sulle chiusure delle scuole. «Nonostante l'eccezionalità della situazione generata dal diffondersi del Covid-19, le Autorità nazionali e il Governo della Regione hanno prontamente adottato i rimedi legislativi necessari a gestire l’emergenza epidemiologica, limitando il ricorso a provvedimenti amministrativi derogatori in ragione di emergenze non codificate o che coinvolgono, per dimensioni, intere Comunità». Lo scrivono gli assessori regionali all'Istruzione Roberto Lagalla, alla Salute Ruggero Razza e alle Politiche sociali Antonio Scavonein una lettera congiunta inviata ai sindaci dei Comuni siciliani. «Malgrado il quadro appena delineato - continua la nota -, è prassi invalsa che alcune realtà comunali ricorrano all’adozione di ordinanze contingibili e urgenti per imporre misure di contenimento del contagio maggiormente restrittive rispetto a quelle individuate nei vari atti normativi emanati, come ad esempio la chiusura, in tutto o in parte, degli Istituti scolastici e dei nidi comunali».

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