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Arcuri: "Muoviamoci meno possibile ma numeri migliori della prima ondata"

Il commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri

Il coronavirus in Italia dilaga in maniera meno intensa rispetto a marzo ma non diamogli spago e stiamo a casa il più possibile. Questo in sintesi l'intervento del commissario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri in conferenza stampa: "Muoviamoci il meno possibile", è l'appello agli italiani.

"Non abbiamo problemi reali di affollamento della terapie intensive - ha detto - ma abbiamo un grave problema di affollamento degli ospedali".

I contagiati da coronavirus sono 8 volte di più di 21 giorni fa, la progressione dell'Rt determina un raddoppio ogni settimana. Arcuri snocciola le cifre di questa seconda fase: "Il 21 marzo c'erano 6.557 contagiati, quel giorno morirono 793 italiani. Fino a quel giorno il 9% dei contagiati era morto e solo l'11% guarito. Fino a ieri, invece, il 6% dei contagiati purtroppo non c'è più, ma il 47% è guarito - ha aggiunto Arcuri -. A marzo il 52% dei positivi si curava a casa, ieri il 95%. Il 7% era in terapia intensiva, ieri lo 0,6%. Siamo in un altro mondo, prima il virus correva più forte di noi, correva e uccideva. Ora lo inseguiamo e lo colpiamo". "Stiamo vivendo un nuovo dramma, ma per affrontarlo dobbiamo capire quanto è diverso", ha affermato.

L'idea del governo è quella di aumentare ad almeno 200 mila la capacità quotidiana di tamponi "e da lunedì - dice il commissario Covid - faremo almeno altri 100 mila test molecolari rapidi antigenici, quindi sarà possibile uno screening di 300 mila italiani. A marzo facevamo 26 mila tamponi al giorno, 12 volte di meno".

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