Lunedì 23 Dicembre 2024

Scuole, autobus e spazi affollati al chiuso, condizioni "ideali" per la diffusione del Covid

Affollare gli spazi chiusi e con un tempo di permanenza più prolungato: è la situazione più pericolosa per la diffusione del Coronavirus. Si stanno moltiplicando studi che confermano come la trasmissione del nuovo Covid avvenga anche attraverso minuscole goccioline esalate dalle persone infette, in particolar modo tossiscono o starnutiscono. I luoghi critici dove si diffonde in modo particolare il virus "sono gli ambienti chiusi di dimensioni ridotte e con limitata ventilazione, soprattutto con un tempo di permanenza elevato» ricorda Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia). Il Covid si diffonde soprattutto in ambienti chiusi come si riuniscono molte persone come matrimoni, chiese, palestre, ristoranti, mezzi pubblici e bar. Per capire cose si intende per ventilazione si fa l'esempio di un'aula scolastica di medie dimensioni: è possibile ricambiare completamente l’aria aprendo le finestre ma con la stagione fredda non è sempre fattibile. L’ideale sarebbe agire con impianti di ventilazione meccanica controllata: nel caso di ricircolo si potrebbero utilizzare i filtri. Se in uno spazio chiuso come un’aula scolastica c’è un positivo i  rischi aumentano quando è il docente a essere infetto perché parla più a lungo e ad alta voce per essere ascoltato. Un potenziale alunno malato a confronto parla molto sporadicamente ed è decisamente meno pericoloso. In un autobus con 80 passeggeri, un ricambio d’aria all’ora, con un tempo di permanenza di 30 minuti, in presenza di un passeggero infetto si potrebbero contagiare al massimo 2 persone. Indossando le mascherine il problema si abbatte: potrebbero essere contagiate al massimo 0,7 persone e il bus potrebbe ospitare fino a 107 passeggeri.

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