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Paracetamolo, aspirina ed eparina: ecco il protocollo per curare il Covid a casa

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Paracetamolo, acido acetilsalicitico (la comune aspirina), nei casi più complessi eparina o cortisone. Queste in sintesi le indicazioni per le cure a domicilio ai malati Covid, nella bozza del protocollo messo a punto dalla Commissione nazionale coordinata dal direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino, Matteo Bassetti.

Per i casi asintomatici, spiega lo stesso Bassetti, il protocollo non prevede alcuna terapia. Per quelli con sintomi lievi (febbre non superiore a 38 C e/o lieve sintomatologia respiratoria e/o mialgie) si prescrive una terapia sintomatica, come paracetamolo, ibuprofene o acido acetilsalicilico in assenza di controindicazioni.

Quanto ai casi con sintomi moderati (febbre persistente superiore a 38.5 C per 96 ore con tosse e con dispnea da sforzo, ma saturazione dell’ossigeno a riposo in aria ambiente pari o superiore a 93% oppure a 90% in pazienti con patologie polmonari croniche) si prevede la stessa terapia sintomatica e in aggiunta l’eparina in caso di età superiore a 60 anni, ridotta mobilità o presenza di altri fattori di rischio.

Cui si possono aggiungere antibioticoterapia da valutare caso per caso in base all’impegno polmonare (da non avviarsi all’esordio dei sintomi, ma in caso di sospetta sovrainfezione batterica) e cortisone indicato solamente dopo 5-7 giorni dall’esordio dei sintomi (da evitarsi in chi non presenta segni di compromissione respiratoria).

«Inoltre - spiega Bassetti - i medici di medicina generale potranno usufruire di una consulenza infettivologica telematica e così potremo gestire insieme a casa i pazienti evitando, quando possibile, di essere ricoverati in ospedale. Un esempio di collaborazione tra ospedale e territorio. Uniti si vince».

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