Venerdì 22 Novembre 2024

Natale con il Covid, il governo studia il piano: cenone tra pochi intimi e forse stop al coprifuoco

«Avremo un Natale in emergenza, su questo non c'è ombra di dubbio». Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, è chiaro su che tipo di festività gli italiani dovranno aspettarsi tra poco più di un mese. «Pranzi di Natale affollati sicuramente no, dovremo stare attenti ai nostri anziani. Ancora non so dare una risposta precisa, dipenderà da regione a regione, la cosa peggiore che può accadere è che tutte le regioni siano rosse». Anche il premier Giuseppe Conte ne ha parlato in diverse occasioni, rivelando la filosofia con cui intende affrontare le feste natalizie in piena pandemia di Coronavirus: «Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all’economia. Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è senz'altro anche un momento di raccoglimento spirituale. Il raccoglimento spirituale, farlo con tante persone non viene bene». L’idea che trapela dai piani alti del governo è che, con prudenza e in sintonia con le altri capitali europee, «qualche allentamento ci sarà». Ma cosa si potrà fare e soprattutto con chi si potrà festeggiare? Probabilmente ci sarà il via libera a cena e pranzo insieme la Vigilia e il 25 dicembre, ma con «pochi intimi» e rispettando le regole: mascherine e distanze. E se la curva si appiattirà ulteriormente finirà il coprifuoco dalle 22 alle 5. Il Dpcm "natalizio", da scrivere entro il 3 dicembre, potrebbe contenere una raccomandazione sul numero massimo di persone a tavola, ma è un opzione che Conte non gradisce. L'auspicio è quello di vivere un Natale il più sereno possibile, pur senza «baci e abbracci, cenoni e tombolate». Per il ministro Roberto Speranza è ancora troppo presto per valutare regole e allentamenti. L'obiettivo resta quello di evitare misure più restrittive senza però trasformare dicembre in un pericoloso «liberi tutti» come già visto in estate.

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