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Dpcm nuovo, restano le zone colorate. Oggi il confronto, restrizioni valide sino al 15 gennaio

No alle richieste di accelerare l'allentamento: serve «mantenere rigore e prudenza per non vanificare i primi risultati che stiamo vedendo». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, a quanto si apprende, nel corso dell’incontro con le Regioni. Non si torna indietro, dunque.  Le zone e i colori resteranno. A Natale l'Italia diventerà un'unica zona gialla: il coprifuoco resta alle 22, bar e ristoranti chiuderanno alle 18, palestre e piscine rimarranno chiuse. Esattamente come già avviene nelle regioni gialle. È quanto è emerso questa mattina dalla riunione tra il governo e le Regioni sui provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre. Tra i nodi da sciogliere anche lo spostamento tra regioni, il governo sembra non cedere ed è pronto a vietare la mobilità tra le regioni dal 20 dicembre. Per quanto riguarda le vacanze sulla neve il Governo resta fermo sul no all'apertura delle stazioni sciistiche e a quella serale di bar e ristoranti chiesta dalle regioni del Nord. Alle 15 nuova riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione delle forze di maggioranza.

Tra i dubbi gli spostamenti nelle seconde case

Le seconde case, appunto. I governatori che spingono per consentire i trasferimenti in chalet e ville trovano una sponda anche all'interno del governo dove il premier Conte e una parte del M5S vorrebbero concedere alle famiglie di potersi recare nelle seconde case. Se passerà la linea dura lo si potrà fare solo prima del 19 dicembre, ovviamente da e per regioni gialle che a quella data dovrebbero essere quasi tutte. Le restrizioni saranno valide fino al 15 gennaio.

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