Lunedì 23 Dicembre 2024

Cashback e la Pa digitale, quando l'app diventa flop

Cashback, male la prima. L’esordio dei rimborsi si è consumato tra le polemiche per i problemi registrati dagli utenti sull'app IO, sulla quale non è stato possibile caricare i dati dei sistemi di pagamento. Per molti un flop annunciato dagli altri che hanno caratterizzato alcuni dei sistemi digitali della pubblica amministrazione: siti, app, sistemi di pagamento e rimborsi, tutto reso ancora più evidente dal sistema dei buoni che negli ultimi mesi ha spesso fallito al debutto, come ad esempio il caso dell’Inps o del bonus mobilità per non parlare dei problemi riscontrati su Immuni. La serie però ha radici un po' più antiche.

- 2013, IL FLOP SMART & START

Il primo che balzò agli onori della cronaca nazionale fu a settembre 2013 e fu il flop day del sito Smart&Start, un progetto affidato a Invitalia per finanziare i progetti di impresa innovativi nel Sud Italia. Sul piatto 190 milioni «per imprese che operano nel digitale». A causa di un numero troppo elevato di accessi al sito - una motivazione che ricorrerà sempre dopo ogni flop - il sito crollò.

- DICEMBRE 2020 CASHBACK IN TILT

Nuovo bonus, stessi problemi. L’esordio del cashback, martedì 8 dicembre, è stato drammatico, allo stesso modo degli altri servizi della Pa. Questa volta a creare difficoltà è l’app unica dei servizi pubblici - IO - sulla quale al momento non è ancora possibile registrare le proprie carte di credito, passo necessario per ottenere gli "sconti di stato" previsti dal governo. Centinaia di migliaia di utenti lamentano errori nell’app, impossibile trovare qualcuno che dica di essere riuscito a portare a termine l’operazione. L’unico dato certo è la grande attesa per registrarsi: l’app ha ottenuto finora 7,1 milioni di download, 2,1 solo negli ultimi giorni, quelli subito precedenti all’inizio del programma cashback che promette un rimborso del 10% degli acquisti fatti nel periodo natalizio. In queste ore PagoPA, insieme a Sia, il partner tecnologico che gestisce la sezione "Portafoglio", sta cercando di risolvere il problema potenziando l’infrastruttura tecnologica. Ma al momento i problemi persistono.

- LO STALLO DI IMMUNI

Un altro "flop" è considerata l’app Immuni. Anche se prendersela con l’app per gli scarsi risultati ottenuti contro la pandemia appare piuttosto ingeneroso. L’app funziona bene e ha ottenuto diversi riconoscimenti per la sua sicurezza e affidabilità. Quello che è mancato è il meccanismo di tracciamento dei contagi intorno, l’incapacità spesso mostrata dal sistema sanitario di dare seguito alle richieste di caricamento dati degli utenti positivi. Risultato? Download in stallo da settimane, con l’app che si trova sulla linea piatta dei 9 milioni di download, lontana dalla crescita esponenziale registrata nei mesi precedenti. Anche quando il lato digitale del pubblico ha saputo funzionare quindi, a mancare è stato il suo collegamento col mondo reale.

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