Lunedì 23 Dicembre 2024

Pescatori bloccati in Libia, De Felice e Bandiera: “Liberateli prima di Natale”

L'ammiraglio De Felice lancia un messaggio di speranza

«Un incontro svolto nella piena consapevolezza della gravità della situazione che vede sequestrati da più di 100 giorni nelle carceri di Haftar 18 pescatori mazaresi». Con queste parole l’ammiraglio (ris) Nicola De Felice e l’assessore all’agricoltura e pesca della Regione Sicilia Edy Bandiera hanno espresso al termine una riunione piena solidarietà ai familiari dei pescatori sequestrati che oggi l’ammiraglio incontrerà a Mazara del Vallo. Due le tematiche affrontate nel corso dell’incontro di ieri: la prima, quella di sollecitare il Governo e soprattutto il ministero degli Esteri affinché riporti a casa i 18 sequestrati prima di Natale, usando tutti gli strumenti del potere nazionale a disposizione, anche quello economico e commerciale, coinvolgendo oltre all’Ue anche quei Paesi tradizionalmente vicini al generale libico come gli E.A.U , l’Arabia Saudita, l’Egitto, la Russia e la Francia. La seconda tematica ha riguardato la consapevolezza di dover necessariamente normare la pesca in quelle acque internazionali, aprendo un pragmatico tavolo di lavoro con la Libia, e ponendo pertanto le premesse per una posizione politica chiara e trasparente all’Italia tale da fornire chiaro mandato allo strumento diplomatico- militare come già fatto per le acque contese con la Tunisia. L’ammiraglio ha inoltre espresso soddisfazione per la delibera del Parlamento siciliano che grazie all’assessore Bandiera e al presidente della Regione Nello Musumeci ha concretizzato un aiuto finanziario alle famiglie degli equipaggi e agli armatori dei pescherecci Medinea e Antartide, fermati lo scorso primo settembre dalle autorità libiche durante una battuta di pesca a nord di Bengasi. Su proposta del governo Musumeci, il Parlamento siciliano ha destinato 150mila euro in favore delle famiglie dei 18 pescatori di Mazara del Vallo e degli armatori delle due imbarcazioni. Risorse finanziarie, queste, che derivano da una rimodulazione di fondi del dipartimento Agricoltura.

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