Il governo venezuelano ha fatto sapere di aver trovato 14 cadaveri in mare dopo il naufragio di una barca che trasportava migranti diretti a Trinidad e Tobago. Sabato pomeriggio la Guardia Costiera venezuelana ha trovato 11 corpi nelle acque vicino alla città costiera venezuelana di Guiria, nello Stato nord-orientale di Sucre. Domenica altri 3 corpi, di due uomini e una donna, sono stati trovati sulla spiaggia. Secondo le prime informazioni sembra che l’imbarcazione fosse partita il 6 dicembre con più di 20 persone a bordo. Il deputato dell’opposizione venezuelana Robert Alcala, che rappresenta lo stato di Sucre, ha affermato che le partenze dei migranti per Trinidad spesso avvengono a bordo di barche in condizioni precarie e troppo cariche. Un rapporto della polizia rileva che i corpi erano legati insieme, probabilmente per proteggersi dalla violenza delle onde ed erano in uno stato di decomposizione avanzato. La Guardia Costiera di Trinidad, tuttavia, ha dichiarato di non aver intercettato nessuna imbarcazione proveniente da Guiria.
I numeri dell’esodo della speranza
L’Onu stima che più di cinque milioni di venezuelani abbiano lasciato il loro Paese dal 2015 a causa della crisi, e di questi circa 25.000 sono fuggiti a Trinidad e Tobago. Circa 100 persone sono scomparse durante il pericoloso viaggio da Guiria a Trinidad tra il 2018 e il 2019. La nazione insulare, con una popolazione di 1,3 milioni di abitanti, afferma di aver dato asilo a 16.000 venezuelani.
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