Partner lontani, genitori separati, spostamenti tra regioni, su questi elementi si concentrano i principali dubbi degli italiani sul decreto di Natale. A chiarire gli aspetti controversi arrivano le risposte del Governo alle faq.
Partner lontani
I partner che vivono in città diverse per esigenze di lavoro (o per altri motivi) potranno "ricongiungersi" tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, per trascorrere insieme le feste solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione.
Genitori separati
I genitori separati/affidatari potranno spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore. Come già precisato, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare.
Spostamenti tra Regioni
Chi si trasferito nella seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre e dovrà tornare al lavoro, nella regione di provenienza, per alcuni giorni, non potrà tornare nella seconda casa prima del 6 gennaio. Perchè gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio. Pertanto lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Quindi si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa. Nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio) sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 km dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. E’ quanto chiarisce il governo nell’aggiornamento delle Faq sul sito di Palazzo Chigi sottolineando che, dunque, «sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali».
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