Il vaccino è ormai alle porte, ma la scienza non si ferma e va avanti. In Inghilterra, come rivela il Guardian, gli scienziati hanno infatti avviato i test su un farmaco che garantirebbe l'immunità immediata. Ovvero un farmaco che evita a un soggetto esposto al coronavirus Sars-CoV-2 di sviluppare la malattia. La terapia è basata su anticorpi monoclonali e riuscirebbe a garantire al soggetto che lo assimila un'immunità da un minimo di 5 mesi a un massimo di 12-14 mesi.
I primi che ne potrebbero usufruire sono medici, sanitari e persone a rischio, come persone ricoverate in ospedale. Lo studio sul farmaco è guidato dalla professoressa Catherine Houlihan, virologa presso l'University College London Hospitals NHS Trust (UCLH). «Se riuscissimo a dimostrare che questo trattamento funziona e può evitare che le persone esposte al virus arrivino a sviluppare il Covid-19, si aggiungerebbe un ulteriore elemento all'arsenale di armi che viene sviluppato per combattere questo terribile virus». Ed è stato sviluppato da UCLH e AstraZeneca.
Il farmaco potrebbe essere disponibile a partire da marzo o aprile se dovesse arrivare l'ok dell'ente regolatore regolatore nazionale.
Vaccino in Italia
Intanto è arrivato a Roma il furgone munito di cella frigorifero che porta dal Belgio le prime 9.750 dosi del vaccino anti Covid della Pfizer-Biontech destinate all’Italia. Il furgone è ora in sosta nella caserma "Salvo D’Acquisto" dei carabinieri, a Tor di Quinto, e domani mattina raggiungerà l’ospedale Spallanzani, dove avverrà la consegna. Il furgone ha viaggiato scortato dalla frontiera del Brennero a Roma, preso in consegna da pattuglie della Polstrada e dei carabinieri.
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