Lunedì 23 Dicembre 2024

Partorisce in ospedale, ma abbandona il figlio. Il piccolo adottato da una giovane coppia

Ha partorito il suo bambino nell’ospedale di Ariano Irpino (Avellino) ma non lo ha voluto riconoscere e lo ha lasciato al reparto Nido del nosocomio, il Sant’Ottone Frangipane. Ma il bimbo appena nato ha immediatamente trovato chi si prendesse cura di lui: una giovane coppia senza figli, che desiderava da tempo un figlio è riuscita ad adottarlo proprio in occasione delle festività di Natale.

L’abbandono e l’adozione

La madre del piccolo ha ricevuto dal personale ospedaliero un ausilio anche sotto il profilo psicologico prima di lasciare il bambino che ha partorito: dopo essersi consultata ha confermato la sua decisione affidando così il figlio ai due aspiranti genitori adottivi.

Il direttore sanitario: “Gara di solidarietà per il piccolo”

Commosso e felice il direttore sanitario del Frangipane Angelo Frieri. Ecco ciò che ha raccontato il medico al giornalista Gianni Vigoroso del quotidiano irpino “Ottopagine“: “Il neonato è stato subito accolto amorevolmente, accudito costantemente. E’ scattata subito una grande gara di solidarietà silenziosa. Qualcuno gli ha regalato dei vestitini, qualcun altro un cappellino. Tanti i gesti d’affetto che si sono concentrati sul bambino. Quando il piccolo che già era diventato la “mascotte” del Frangipane se n’è andato via dal Nido dall’ospedale, sulla carrozzina della giovane coppia, c’è stato chi non è riuscito a trattenere le lacrime”. Insomma, una storia che ha avuto un lieto fine. La legge prevede infatti per le donne che non vogliono tenere il bambino la possibilità di rinunciare al riconoscimento dopo il parto. L’obiettivo è provae di evitare tante tragedie, purtroppo sempre più frequenti, degli abbandoni di neonati da parte di madri disperate, che a volte si macchiano anche di infanticidio. Secondo la Ong Ai.Bi.Amici dei Bambini, in Italia ogni anno circa 400 neonati vengono salvati perché lasciati dalle loro mamme negli ospedali oppure nelle “culle per la vita”.

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