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Coronavirus, Brusaferro predica calma: “L'epidemia non si è conclusa”

Secondo il presidente dell'Istituto Superiore di sanità il vaccino rappresenta un grande segno di speranza. AstraZeneca produrrà 3 miliardi di dosi entro il 2021

Ci vuole calma. Tanta calma. Perché la pandemia non è ancora terminata e bisogna restare cauti. Parole e musica di Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità: «Non è il momento di rilassarsi. Tutti i dati mostrano che l’epidemia non è finita, è ancora in una fase molto pericolosa. Abbiamo però imboccato la strada per controllarla grazie ai vaccini. L'andamento dell’Rt, che indica la velocità di riproduzione del virus, sta di nuovo risalendo e il numero dei nuovi positivi rimane elevato. Vediamo inoltre che lo stesso avviene negli altri Paesi europei dove le curve sono in crescita e questo mal comune deve metterci in guardia. Non possiamo illuderci di starne fuori. Dunque la situazione generale richiede grande attenzione». Cauti, certo, ma ottimisti. «Il vaccino è un segnale positivo di grande speranza, però per i prossimi mesi dovremo continuare a mantenere uno stretto controllo dei comportamenti individuali e sociali», conclude Brusaferro.

Il vaccino

Nel frattempo AstraZeneca ha annunciato di essere pronta a produrre tre miliardi dosi nel 2021, «io credo che i circa 50 milioni di vaccini destinati all’Italia potranno arrivare tutti entro giugno» a patto che l’autorizzazione della European medicines Agency arrivi in fretta. Lo afferma Piero Di Lorenzo, presidente e ad della Irbm di Pomezia, il centro di ricerca che in collaborazione con l’Università di Oxford ha sviluppato il vettore virale del vaccino prodotto dalla multinazionale.

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