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Calabria, verso lo slittamento del ritorno a scuola. A breve l'ordinanza di Spirlì

"Oggi firmerò la nuova ordinanza per le scuole che andrà in vigore il 7 gennaio per la completa tutela dei nostri ragazzi. Lo studio e l’acculturamento dei giovani - ha detto - è una cosa a cui tengo moltissimo, ma in questa fase quello che metto al primo posto è la vita".

"Oggi firmerò la nuova ordinanza per le scuole che andrà in vigore il 7 gennaio per la completa tutela dei nostri ragazzi". Lo ha detto il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, nel corso di una diretta su facebook. Possibile, dunque, il rinvio del ritorno in aula per alcuni giorni negli istituti scolastici di ogni ordine e grado sul territorio regionale. "Lo studio e l’acculturamento dei giovani - ha detto - è una cosa a cui tengo moltissimo, ma in questa fase quello che metto al primo posto è la vita, la vita in salute non solo dei ragazzi ma anche dei loro genitori, dei nonni. Quei saggi nonni che una volta non avevano le nostre possibilità e magari non andavano a scuola ma hanno saputo lo stesso mantenere la famiglia, e diventare anche imprenditori. Non erano stressati, come sento dire adesso dei ragazzi".

Spirlì ha poi aggiunto che "se il Cts ci ha consigliato di spostare le elezioni per evitare assembramenti, non si può non intervenire sulla scuola. In questa fase ci sono molti rischi per i ragazzi nel percorso casa-scuola. Abbiamo già garantito la didattica a distanza che è il nostro futuro, i ragazzi stanno usando il progresso. Quando dite che alcuni insegnanti non seguono gli studenti, credete che in presenza li potrebbero seguire meglio? E ancora, cosa potrebbe succedere nella mente di un ragazzo che porta a casa il virus e contagia i propri cari se non un drammatico senso di colpa?". Il presidente, riguardo al piano vaccinazioni, ha assicurato che "le attività stanno andando avanti, ci sono stati problemi di organizzazione, e sarebbe andata meglio se il Governo ci avesse fornito tutte le siringhe. La Calabria non è andata al collasso e non ci andrà perché noi sappiamo rimboccarci le maniche. Entro fine mese completeremo le 60mila dosi previste nella prima fasi".

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