Nessuna minaccia dall’asteroide 2009 JF1 che nel maggio 2022 si avvicinerà alla Terra: si tratta di un oggetto piccolo, di 13 metri di diametro, con una bassa probabilità di impatto, pari a 0,026%. Secondo le previsioni, passerà a una distanza di tutta sicurezza pari a 12 milioni di chilometri, oltre 30 volte quella che ci separa dalla Luna.
Lo spiega Ettore Perozzi, esperto di rischio asteroidale dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), smentendo così alcune notizie allarmistiche circolate in queste ore sul web. «Per verificare se le informazioni che leggiamo sono corrette oppure gonfiate, basta visitare il sito web del Centro di Coordinamento per gli Oggetti Vicini alla Terra (Neo) dell’Agenzia spaziale europea (Esa), che ha sede a Frascati», spiega l’esperto. Nella scheda relativa all’asteroide 2009 JF1, scoperto quasi dodici anni fa dall’Osservatorio di Mount Lemmon in Arizona, «vediamo che questo corpo celeste non ha dimensioni preoccupanti, né tanto meno simili a quelle della piramide di Cheope: è piccolo, ha un diametro di 13 metri», spiega Perozzi. Ci sono poi altri due parametri da tenere in considerazione: il punteggio sulla Scala Torino (TS) e quello sulla Scala Palermo (PS). La prima valuta da zero a dieci la pericolosità di un oggetto combinando la probabilità di impatto con il potenziale danno derivato: «nel caso dell’asteroide 2009 JF1 il valore è pari a zero, dunque non c'è da preoccuparsi», sottolinea l’esperto dell’Asi. La Scala Palermo, invece, è una scala logaritmica più complessa usata per valutare il rischio di impatto: «in questo caso ha un valore negativo, segno che non c'è da allarmarsi. Infatti l’asteroide, seppure monitorato nella lista dei potenziali rischi, non è considerato tra le priorità».
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