Entro la fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani. Lo ha confermato il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a "In mezzora in più" su Rai3 sottolineando che i contratti aggiuntivi sottoscritti dall’Ue con Pfizer e Moderna consentiranno «di raggiungere quel numero di vaccinati». Nel corso dell’anno, ha aggiunto Arcuri, «l'Italia otterrà 60 milioni di dosi da questi due produttori e potremo vaccinare 30 milioni di italiani».
Arcuri risponde anche al presidente della Campania, De Luca: «Sa già che domani ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l’allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi di questo, riceverà le nuove dosi.Mi chiedo cosa sarebbe successo - ha aggiunto - se un governatore invece avesse tenuto i 60mila vaccini ricevuti in un freezer e non li avesse somministrati».
Il vaccino «è l’arma in più di cui disponiamo ma dobbiamo fare ancora la raccomandazione di continuare con la prudenza, la cautela, la responsabilità e la pazienza». In 10 giorni sono state vaccinate in Italia 600mila persone, «continuiamo a farlo e iniziamo a vedere la fine del tunnel - ha aggiunto - Siamo in una condizione meno drammatica di 6-7 mesi fa, in cui combattevamo senza le stesse armi e senza intravedere uno spiraglio di luce».
Arcuri ha aggiunto che «al crescere del numero di persone vaccinate si alzerà la barriera alla moltiplicazione dei contagi». Per fare una campagna di vaccinazione di successo servono tre cose, ha detto Arcuri: «i vaccini, e noi non ne produciamo; serve un piano logistico-organizzativo che porti tutti i vaccini che arrivano in Italia al maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile; terzo, serve che i vaccini vengano poi somministrati, e mi sembra che regioni e province autonome lo stanno facendo».
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