Nuovo Dpcm, Conte convoca i capi delegazione alle 17. Si valutano zona rossa, arancione, gialla e bianca
Il premier Giuseppe Conte ha convocato alle 17 i capi delegazione della maggioranza in vista del nuovo Dpcm per il contrasto al Covid. All’incontro con Alfonso Bonafede (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu) e Teresa Bellanova (Iv) prenderanno parte anche il ministro Francesco Boccia e sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. L’Italia oggi è tutta in zona arancione, ma in questa area vi rimarranno, almeno fino al nuovo Dpcm del Governo, le regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Tutte le altre saranno in zona gialla "rinforzata". L’ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza per le cinque regioni entra in vigore oggi e durerà fino al 15 gennaio, giorno di scadenza del Dpcm vigente. Con il nuovo Dpcm saranno valutate eventuali proroghe e modifiche del provvedimento in atto. I ministri Boccia e Speranza sentiranno Regioni e Anci. Allo studio una modifica dei parametri che faccia scattare più facilmente la zona rossa. E' atteso, infatti, per domani il vertice tra Governo e Regioni sul prossimo Dpcm, in vigore dal 16 gennaio, ma già ci sono alcune prime indiscrezioni sul testo a cui sta lavorando il Governo: se il divieto di spostamento tra Regioni rimarrà un caposaldo, un duro braccio di ferro si sta consumando sul tema scuola. Quello che è certo, intanto, è che l'Italia, purtroppo non è l'arcobaleno che si auspicava, continuerà ad essere a "colori".
Zona rossa
La zona rossa potrebbe scattare con un’incidenza settimanale dei casi superiore a 250 ogni 100mila abitanti. E non si esclude la proroga dello stato d’emergenza che potrebbe arrivare sino al 31 marzo o addirittura luglio. Sulla nuova data si sta ragionando, ma anche ieri il ministro alla Salute Roberto Speranza ha confermato che, ancora per qualche mese, le restrizioni rappresenteranno l'arma fondamentale che il Governo intende utilizzare per combattere la diffusione del virus.
Zona arancione
Nelle regioni arancioni potrebbe essere prevista la deroga che consente a chi abita nei comuni con un massimo di 5mila abitanti di spostarsi, ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia. Sostanzialmente gli spostamenti nel proprio comune continueranno ad essere liberi e i negozi aperti. Con la conferma del "coprifuoco" dalle 22 alle 5.
Zona gialla
Nelle zone gialle non cambierà molto: si va verso la conferma della chiusura dei ristoranti e bar alle 18, consentendo dopo questo orario soltanto l'asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio.
Zona gialla "rinforzata"
Saranno quasi certamente confermati nelle regioni gialle i weekend arancioni con la possibilità di muoversi all'interno del proprio comune e della propria regione, negozi aperti ma bar e ristoranti chiusi.
Visite a parenti o amici
C'è ancora un braccio di ferro sulle visite a parenti e amici. Potrebbero tuttavia essere confermate le regole vigenti nel periodo natalizio: una visita al giorno, non più di due persone, senza contare minori di 14 anni e persone con disabilità.
Zone bianche o verdi
In alcune zone del Paese, in sostanza quelle che avranno un Rt basso sotto lo 0.5, crescono le possibilità di riapertura di attività come cinema, teatri e palestre. La decisione finale verrà fuori dal tavolo tra il ministro Spatafora e il Cts sulle nuove linee guida. Si pensa a una riapertura generalizzata per lezioni individuali, mentre in quelle che saranno individuate come "zone bianche", potrebbero essere concesse delle deroghe che riguardano, appunto, palestre, ma anche teatri e cinema.