Hanno approfittato dell’ingenuità dei loro interlocutori, pescati in rete tra social e chat, per convincerli a scattare foto o girare filmati intimi da condividere on line, con la promessa dell’assoluta riservatezza. E, invece, quello che doveva essere un gioco un pò spinto si è tramutato in un incubo per una ragazza, un barista e persino un sacerdote. Due giovani, un 28enne di Avellino e un 27enne di Prata Principato Ultra, sono stati condannati, mentre un 24enne di Santa Lucia di Serino è stato assolto dal gup del tribunale di Avellino al termine del processo con rito abbreviato.
I fatti risalgono al 2016, quando i tre furono indagati e denunciati dalla Squadra mobile della questura di Avellino. Tutti accusati di truffa, tentata estorsione aggravata, minacce e molestie. Il 28enne dovrà scontare 2 anni e sei mesi di reclusione. Pena più lieve per il 27enne, condannato a 2 anni e due mesi di carcere. Il Gup ha riconosciuto l’impianto accusatorio per il quale i due avrebbero indotto le loro vittime a produrre materiale osè, minacciandoli poi di divulgare il tutto o di consegnarlo ai familiari se non avessero pagato. Alcune minacce non sono andate a buon fine perchè le vittime si sono rivolte alle forze dell’ordine
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