C’è una generazione di alunni che andrà recuperata, sul piano dell’istruzione, sul terreno psicologico, sul versante della complessiva crescita personale e collettiva. C’è, al momento, un’emergenza educativa che, per dirla con le parole di Dante, fa tremare le vene e i polsi. Ci sono migliaia di ragazzi, soprattutto quelli che vivono nei quartieri popolari, nelle zone di frangia e nelle baraccopoli, per i quali l’andare a scuola era non solo un diritto-dovere, ma una vera e propria ancora di salvezza, un antidoto contro il virus della dispersione e della microcrimalità. Sono questi temi sui quali non si parla mai abbastanza, perché la lotta al Covid-19 impegna tutte le energie, ma il capitolo Scuole è quello che rischia di avere conseguenze devastanti anche nei mesi a venire, quando, si spera, l’epidemia sarà finalmente contenuta, se non del tutto debellata. Ieri sera, durante la puntata di Scirocco, in onda su Rtp, si sono accesi i fari anche sul pianeta scolastico. L’esigenza di riprendere la vita normale, e dunque le lezioni in presenza, per tutti gli istituti di ogni ordine e grado, è stata sottolineata dagli ospiti collegati con lo studio del talk condotto da Emilio Pintaldi. Ma tutti gli ospiti si sono dichiarati d’accordo sul fatto che oggi a Messina non ci sono ancora le condizioni per poter riaprire i plessi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina