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Greta come Anna Frank, le parole di Sala fanno scoppiare la polemica

«Penso che Anne sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg - ha spiegato ieri Sala - perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c'è e si arriva a un risultato simile»

Una immagine di Anna Frank

A pochi giorni dalla celebrazione del Giorno della memoria (27 gennaio), data scelta perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, monta la polemica dopo le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha paragonato Anna Frank a Greta Thunberg, l'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. Sala ha accostato la figura della giovane Anna Frank, divenuta grazie al suo Diario una dei simboli della tragedia dell’Olocausto, a quella dell’attivista svedese che si batte in difesa del clima, in occasione delle riprese al Piccolo Teatro di Milano dell’anteprima del docu-film #AnneFrank. Vite parallele andato in onda su Rai1. «Penso che Anne sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg - ha spiegato ieri Sala - perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c'è e si arriva a un risultato simile».

Le reazioni

Frasi che hanno scatenato attacchi e critiche. Innanzi tutto quelle di Vittorio Sgarbi che ha scritto in un duro articolo sul Giornale: «Una cosa aveva Anna che Greta non ha: candore e ingenuità. A nessuno deve essere consentito fare diventare la sua vita una bandiera per la propria parte. Sala si tenga Greta, e lasci in pace Anna». Reazioni pure da parte dei partiti del centrodestra. A partire dalla Lega con il commissario provinciale di Milano, Stefano Bolognini, che ha definito il paragone «un oltraggio alla memoria», mentre per il coordinatore di Fratelli d’Italia a Milano, Stefano Maullu, il paragone «è sconsiderato e offensivo». Forza Italia, con i deputati Andrea Orsini e Giorgio Mulè, ha annunciato un’interrogazione urgente in commissione di Vigilanza Rai: «paragonare le due vicende - ha detto Orsini - significa banalizzare la Shoah, a pochi giorni dal Giorno della Memoria».

La comunità ebraica

In mattinata la Comunità ebraica di Milano sul proprio sito ufficiale ha espresso «sconcerto» per il paragone. Anne Frank è stata deportata ed è morta nel campo di sterminio di Bergen - Belsen, «come può essere sfuggito al nostro sindaco che nulla di tutto questo è paragonabile al coraggio di una ragazzina amata, libera e idealista come Greta Thunberg - si legge sul sito -. Vogliamo credere che le dichiarazioni siano state solo un increscioso inciampo e che lui stesso saprà smentirlo al più presto».

Il chiarimento

A chiarire il senso delle sue parole è stato il sindaco Sala in una lettera inviata al presidente della comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani. «È più che evidente che non ci fosse la volontà da parte mia di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell’oggi - ha spiegato-. Il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile». Nella lettera Sala ha ricordato l’impegno dell’amministrazione per la memoria che ha portato alla nascita di iniziative come le pietre di inciampo, alla marcia dei sindaci contro l’odio, organizzata per sostenere la senatrice a vita Liliana Segre. A sostegno del sindaco si è mobilitato anche il Pd, con la deputata, Lia Quartapelle che ha sottolineato come «l'impegno di Beppe Sala contro l’antisemitismo e per la memoria è fuori discussione».

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