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Vittorio Sgarbi condannato a Roma per le diffamazioni alla sindaca Raggi

In un video, pubblicato nel dicembre del 2016 sul sito di un quotidiano nazionale, il critico d'arte aveva preso di mira il sindaco di Roma con affermazioni che, secondo il capo di imputazione della procura, offendono "l'onore e la reputazione" del primo cittadino

In un video pubblicato online nel dicembre del 2016 prese di mira la sindaca di Roma, Virginia Raggi con affermazioni che, secondo il capo di imputazione della Procura, offendono «l'onore e la reputazione» del primo cittadino.
Per questo oggi il giudice monocratico di Roma ha condannato Vittorio Sgarbi al pagamento di una multa di mille euro e ad una provvisionale di 10 mila euro per diffamazione aggravata a mezzo stampa, al termine di un processo svolto con rito abbreviato.
Al centro del processo alcune frasi offensive riferite dal critico d’arte in relazione alla capacità politiche della Raggi, che oggi era presente in aula.
«In quel video Sgarbi - ha detto il pm nel corso della requisitoria- riconosce l’onestà intellettuale della sindaca affermando che questo, però, non è sinonimo di capacità nella gestione delle vicende politiche. Si tratta di affermazioni offensive, gratuite: un mero dileggio». Commentando la sentenza la sindaca ha affermato che «il tema è il clima di barbarie e volgarità che personaggi come Sgarbi stanno portando avanti. L’insulto non è confronto, l’offesa non è dialettica. Chi fa così per me è e resta un bullo. Non ho paura dei criminali, francamente non mi spaventano i bulletti da salotto», ha concluso lasciando Piazzale Clodio.

«Oggi Sgarbi condannato per diffamazione aggravata nei miei confronti. Il clima di barbarie e volgarità che personaggi come lui stanno creando è inaccettabile. L’insulto non è confronto. Comunque non mi spaventano i criminali, figuriamoci i bulletti da salotti». Lo scrive su twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi

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