«Lo Stato italiano entra con capitale pubblico in ReiThera, l’azienda di Castel Romano che sta sviluppando il vaccino antiCovid. È una scelta giusta e importante. Da questa crisi dobbiamo uscire più forti per garantire la salute delle persone oggi e domani». Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il "vaccino italiano" non prima di settembre
«Sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre». Lo ha detto il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, ospite di "Buongiorno" su Sky TG24 commentando gli studi sul vaccino di Reithera, le cui dosi «potrebbero integrare - ha aggiunto - la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d’acquisto ma che sta ritardando». «E' un’ottima iniziativa non solo per l’Italia - ha detto Palù - ma anche per molti nostri giovani che possono dedicarsi alla ricerca e trovare anche uno sbocco occupazionale. Nasce su una piattaforma tecnologica ideata in Italia. C'è l’utilizzo di un virus come vettore da un primate non umano, uno scimpanzè o gorilla. E’ la stessa piattaforma che utilizza AstraZeneca. Ci vorrà ancora qualche mese perchè è stata appena conclusa la fase 1. Per la fese 2-3 significano decine di migliaia di soggetti vaccinati e trattati con placebo per verificarne l’efficacia e la sicurezza. Non sarà utile in questa fase critica, ma sicuramente più avanti, inoltre avremo un’impresa italiana in grado di darci altri contributi».