Venerdì 22 Novembre 2024

Decreto su spostamenti tra Regioni, il primo atto di Draghi. Poi nuovo Dpcm con le regole sul coronavirus

Eurozona: ad aprile inflazione scende allo 0,3%

Prorogare o meno il divieto di spostamenti tra Regioni: dovrebbe essere questa la prima decisione che il nuovo governo guidato da Mario Draghi sarà chiamato a prendere. Il 15 febbraio scade infatti il decreto legge Covid che dispone il blocco degli spostamenti anche tra Regioni gialle. Per l’eventuale proroga serve un decreto legge, non basta un dpcm o un’ordinanza del ministro della Salute. Il governo Conte è ancora in carica per gli affari correnti e in teoria potrebbe adottarlo ma la scelta, spiegano diverse fonti governative, sarà più probabilmente lasciata al nuovo esecutivo: se non si allungheranno i tempi per la sua formazione, entro il fine settimana potrebbe infatti giurare e dunque essere in carica. I tempi sono invece più lunghi per il prossimo dpcm, che disegna il quadro normativo delle misure anti contagio: scade infatti il 5 marzo il decreto del presidente del Consiglio attualmente in vigore, con la divisione delle Regioni in fasce di rischio (gialla, arancione e rossa), il coprifuoco, i ristori per le aziende e la chiusura di bar e ristoranti alle 18.   

La situazione in Calabria

Si mantiene tutto sommato stabile, anche se il numero dei tamponi odierni è più basso, il trend dei nuovi positivi in Calabria. Sono 142 i casi, ieri erano 127, riscontrati in Calabria nelle ultime 24 ore. Significativa è la diminuzione dei decessi: uno a fronte dei 7 del giorno precedente per un totale dall’inizio della pandemia, di 625 vittime. Da registrare anche un ingresso in più tra i ricoverati nei reparti di area medica (234) mentre scende di uno (25) il numero di quelli in terapia intensiva. Ancora in testa per i contagi del giorno la provincia di Reggio Calabria con 79, seguita da Cosenza (42). A Vibo Valentia se ne contano 20 mentre a Catanzaro uno e zero a Crotone. Sono diverse le ordinanze di sospensione della didattica in presenza che si registrano negli ultimi giorni in Calabria. L'ultima viene dall’Ipsia «Aletti» di Oriolo dove le lezioni in aula sono off-limits fino al prossimo 16 febbraio. A disporlo è stato il sindaco Simona Colotta che ha invitato il dirigente scolastico ad attivare le forme di didattica a distanza ritenute opportune per le classi. Continua a mietere vittime il focolaio scoppiato tra gli ospiti di Casa Serena, l’istituto per anziani di Cassano allo Ionio dove la quasi totalità degli ospiti, due settimane fa, è risultata positiva. Il quarto decesso riguarda una signora di 93 anni solo da poco ospite della struttura. A dare la notizia è stato il sindaco del comune dello Ionio Cosentino, Gianni Papasso con un post su facebook. «Si tratta di un virus terribile - ha scritto Papasso invitando la popolazione a seguire le norme per evitare il diffondersi del contagio - che miete le sue vittime soprattutto tra le persone fragili, come gli anziani, che noi tutti abbiamo il dovere di proteggere, adottando comportamenti prudenti e rispettando le regole di distanziamento sociale».  

La situazione in Sicilia

La Sicilia spera a breve di passare dalla zona arancione a quella gialla. Ieri l’unico cambio di colore rispetto alla scorsa settimana ha riguardato la Sardegna, che passa al giallo allineandosi alla gran parte del territorio nazionale. Unici territori in arancione, dunque, restano Provincia di Bolzano (che da lunedì ha deciso un auto-lockdown per tre settimane, con un Rt superiore a 1, dopo che la mappa Ue del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha confermato il territorio in "rosso scuro"), Puglia (che ha ancora un rischio alto), Sicilia e Umbria (quest’ultima con Rt sopra 1). Alcune di queste regioni, in ogni caso, non avranno un colore "omogeneo". Tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano saranno da lunedì prossimo in zona rossa, dopo che sono stati registrati molti casi di variante brasiliana del coronavirus, in gran parte tra il personale sanitario. Poi c'è la Toscana, dove a causa del rischio varianti l’area di Chiusi nel senese sarà "in rosso" per una settimana. Disposizioni "particolari" anche in Abruzzo, dove torna la didattica a distanza per le scuole superiori, mentre l’area di Tocco da Casauria sarà zona rossa. Zone rosse, queste, che si aggiungono a quella disposta dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci per Tortorici, in provincia di Messina, dove le misure più restrittive sono già in vigore da venerdì 5 febbraio.      

leggi l'articolo completo