I nuovi colori delle Regioni. L'indice Rt sale a 0.95, i dati dell'Iss: preoccupano le varianti
L’Istituto superiore di Sanità indica che l’indice di contagio sale da 0,84 a 0,95: «Si rischia un nuovo rapido aumento diffuso dei contagi», anche a causa della «diffusa circolazione di varianti a più elevata trasmissibilità». Sette Regioni in Italia hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Le altre, invece hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno. Lo evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, relativo alla settimana 1/2/2021-7/2/2021 ( con dati aggiornati al 10/2/2021).
I dati delle Regioni
Aumenta così il numero di Regioni e Province autonome dove sono state riportate allerte di resilienza (11 contro 5 la settimana precedente). Nella settimana di monitoraggio Covid in Italia, in base alla bozza Iss-Ministero Salute, solo Sardegna e Valle d’Aosta, hanno un’incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità); l’incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre casi: la provincia autonoma di Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti), quella di Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e l'Umbria (283,28 per 100.000 abitanti). Sono dieci (contro 11 la settimana precedente) le Regioni e Province Autonome con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso.
Contagi, terapie intensive e ricoveri ordinari
L'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente. Diminuisce da 7 a 5, il numero di Regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica. Nelle terapie intensiva il valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%. Il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive scende da da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021). Anche nelle aree mediche è in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021).
Le varianti
Il virus SarsCov2 «muta continuamente e sono già state isolate centinaia di varianti, anche se la maggior parte non cambia le caratteristiche del virus» afferma intanto il ministero della Salute, comunicando i risultati della 'flash survey' relativa alla diffusione delle varianti. La vigilanza, avverte, deve restare però «alta per individuare, come viene già fatto, quelle che potrebbero peggiorare la situazione in termini di trasmissibilità, sintomatologia o sensibilità nei confronti di vaccini e anticorpi, tenendo presente che questi possono essere comunque modificati per adeguarli alle versioni più pericolose».
Brusaferro
«In 5-6 settimane la variante inglese potrebbe sostituire il virus SarsCov2 ora circolante». Lo ha detto il presidente Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute, sottolineando che comunque tale variante risponde al vaccino.
Aumento dei casi e raccomandazioni
Si confermano per la seconda settimana segnali di «contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale». Si conferma la necessità di mantenere la «drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile». Lo evidenzia la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine.
Gli spostamenti
Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge Covid, che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio. Lo si apprende da fonti di governo a Cdm ancora in corso.