Martedì 24 Dicembre 2024

Speranza dice no allo sci, impianti chiusi sino al 5 marzo. Il Piemonte pensa al ricorso al Tar

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del DPCM 14 gennaio 2021. Speranza aggiunge che "il Governo si impegna a compensare al più presto gli operatori del settore con adeguati ristori». Immediate le repliche: «Per l’economia delle Regioni è una mazzata all’ultimo secondo, perché dopo due rinvii arriva un altro stop. Le Regioni in zona gialla si erano organizzate per attuare un protocollo di sicurezza e ingaggiare personale adeguato, ma si rispegne una macchina che si era messa in moto nel rispetto delle regole». Lo ha detto il Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni, Daniele D’Amario, commentando l'ordinanza del ministro per la Salute. La chiusura era stata suggerita dal Cts, secondo cui alla luce delle "mutate condizioni epidemiologiche" dovute "alla diffusa circolazione delle varianti virali" del virus, "allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale". Il parere del Comitato tecnico scientifico rispondeva alla richiesta del ministro della Salute di "rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura" dello sci, "rimandando al decisore politico la valutazione relativa all'adozione di eventuali misure più rigorose". Ma la protesta monta: «A gelare le illusioni di quanti guardavano all’esecutivo Draghi come al governo del rilancio arriva il solito, ennesimo quanto imprevisto stop del ministro Speranza alle attività sciistiche, in perfetta continuità con lo stile Conte bis: una mazzata finale firmata LEU al comparto della neve, che aveva legittimamente innevato le piste, assunto personale, riempito i magazzini della ristorazione, preso prenotazioni negli hotel». E’ quanto afferma Maurizio Marrone, assessore della Regione Piemonte agli Affari legali. «Domattina - afferma - per prima cosa riunirò l’Avvocatura regionale per valutare tecnicamente la possibilità di impugnare il provvedimento annunciato da Speranza, così da proporlo ai colleghi di Giunta e al Presidente Cirio».  

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