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Galli: "Lockdown? Il reparto del Sacco invaso da varianti coronavirus, presto problemi più seri"

Massimo Galli

"Siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire. Però io mi ritrovo ad avere il reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta quanta l'Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri". Lo dice Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano a Mattino 5.

"Questa è la realtà - aggiunge - attorno alla quale è inutile fare ricami". Le varianti "non ce le siamo inventate noi. Ci sono e sono maggiormente contagiose, quindi vuol dire che hanno maggiore facilità a diffondersi in determinate condizioni che non sono situazioni da ritenersi sicure. Presto avremo problemi più seri".

Ieri Galli aveva auspicato un nuovo lockdown: «Le nuove varianti portano sicuramente più infezioni e più problemi. E purtroppo la conclusione non può che essere la soluzione paventata dal prof. Ricciardi».

Il primario Sacco, di nuovo pieni, casi raddoppiati

Dal 13 gennaio al 15 febbraio il tasso di positività delle persone che hanno fatto un tampone al Sacco di Milano, uno dei 'fortinì cruciali nel contrasto al Covid, è raddoppiato» passando dal 3,9% all’8,5%. In aumento continuo il numero dei pazienti ricoverati per l’infezione che era di zero a metà gennaio.  «Ci stiamo di nuovo riempiendo dopo un periodo tranquillo, abbiamo dovuto ripristinare i letti Covid che avevamo iniziato a utilizzare per pazienti con patologie diverse», conferma all’AGI il primario Maurizio Viecca, direttore del reparto di Cardiologia impegnato da un anno sul fronte del virus. Secondo Viecca però «il problema non sono tanto le varianti ma il contagio è aumentato, com'era molto prevedibile, per la riapertura delle scuole, il conseguente nuovo affollamento dei mezzi pubblici e i ristoranti presi d’assalto a pranzo. A questo punto tanto valeva aprirli anche a cena che così la clientela si 'diluiscè senza concentrarsi solo in determinati orari. Così come non ha senso per esempio che le pasticcerie debbano chiudere alle 18 invece che alle 19 e 30, come se in quell'ora e mezzo cambiasse qualcosa».

Per Viecca, «quello che sta mancando è il sistema regola-controllo- sanzione. Ci si appella al buon senso delle persone ma non basta se non ci sono controlli e sanzioni. Soprattutto gli anziani girano senza mascherina o, nella migliore delle ipotesi, c el'hanno al naso». Riguardo alle varianti, il medico del Sacco aggiunge: «Non c'è certezza che quella inglese sia più letale e, in ogni caso, il discorso della maggiore contagiosità regge fino a un certo punto perchè se le persone usano in modo corretto le mascherine e tengono le distanze la variante non fa più danni della prima versione del virus». Sempre dal Sacco arriva l’allarme del virologo Massimo Galli che al programma tv 'Mattino 5' si è espresso anche sull'ipotesi lockdown avanzata da Walter Ricciardi: «Chi dice di chiudere rischia di esagerare ma questo rischio è inferiore alla probabilità di avere purtroppo, per l’ennesima volta, ragione».

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