Del caso Ruby finito tempo addietro nelle nostre aule giudiziarie non rimane praticamente più nulla. Ci fu prima il perdono giudiziale dell’allora minorenne marocchina Karima El Mharoug, che dopo essere andata via da Letojanni, nel 2009, per qualche tempo visse a Messina, prima entrare alla corte di Silvio Berlusconi. Poi in secondo grado si registrò l’assoluzione piena dell’avvocato Goffredo Sturniolo, un giovane che la ragazza frequentò in quel periodo ed era accusato in origine di alcune avances nei suoi confronti. Adesso nell’ultima puntata è la Cassazione che ha “cancellato” il resto, ovvero la condanna a 5 anni decisa in appello nel 2019 per Ester Fragata, l’estetista che la ospitò per qualche tempo nel suo centro. La Fragata, che è stata assistita dagli avvocati Nino Favazzo e Luca Cianferoni, rispondeva originariamente di induzione alla prostituzione minorile per Ruby.
Ma i giudici della Cassazione hanno riqualificato il reato come semplice tentativo e non come consumato, quindi ne hanno dichiarato la prescrizione, decidendo l’annullamento senza rinvio della sentenza d’appello del 2019 che l’aveva condannata a 5 anni. I fatti di questo processo accaddero nel febbraio 2009, quando Ruby ancora minorenne lasciò per la prima volta Letojanni, in provincia di Messina, dove abitava con la famiglia, e si fermò per qualche tempo nella città dello Stretto, prima di stabilirsi definitivamente a Milano. La giovane marocchina fu ospitata nel centro di Ester Fragata; quest'ultima - secondo il racconto di Ruby - le avrebbe chiesto di avere rapporti sessuali con alcuni clienti. Tra di loro anche l'avvocato Sturniolo che, sempre secondo questa versione, non confermata poi dai giudici, avrebbe cercato di abusare della ragazza. Ester Fragata e il professionista a suo tempo querelarono Kharima El Mharoug, sostenendo che avrebbe totalmente inventato le accuse nei loro confronti per vendetta. La giovane era stata a sua volta accusata dalla titolare del centro estetico di averle rubato un bracciale d'oro. Per questo episodio Ruby ottenne il “perdono giudiziale” dal Tribunale dei minori di Messina.
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