
Un cambio di passo sulle norme che determinano i colori delle Regioni, per evitare i continui cambi, e che leghi le decisioni a parametri più oggettivi. Il tutto però senza abbassare la guardia perché le varianti corrono e impongono strette mirate ed immediate. Le Regioni chiedono questo al nuovo governo, vogliono una diga ai contagi che rischiano di aumentare progressivamente, ma anche misure che tengano conto dell’oggettiva realtà dei casi sul territorio.
Ma sulla possibilità di una Italia tutta arancione, ovvero di restrizioni omogenee per l’intero territorio nazionale, si registrano dissensi all’interno della Conferenza delle Regioni. Sulla proposta avanzata ieri dal presidente Stefano Bonaccini concordano la Toscana, la Campania, la Lombardia, ma il vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti, governatore ligure, ha espresso la sua contrarietà. «Il paese si aspetta di ripartire», ha detto. E ha proposto una zona gialla nazionale, dunque con aperture di ristoranti, sport e spettacolo, e di estendere i passaggi di colore soprattutto a livello provinciale e comunale. Dissidi insomma anche se tutte le regioni concordano su una comunicazione tempestiva delle misure. E davanti ad un’ipotetica Italia tutta arancio oggi ha tuonato anche il leader della Lega Matteo Salvini. «Basta con gli annunci, gli allarmi e le paure preventive che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, se ci sono zone più a rischio si intervenga in modo rapido e circoscritto, si acceleri sul piano vaccinale ma non si getti nel panico l’intero Paese», ha scritto su Facebook stigmatizzando «lockdown ingiustificati e generalizzati».
Il contagio però sembra non dare tregua in un Paese che in questi giorni ricorda che è trascorso un anno dai primi casi, dalle prime zone rosse di Vò e Codogno, simbolo di un’Italia che combatteva col virus in prima linea. A distanza di un anno i dati ora sembrano stabili, ma si tratta sempre di grandi numeri con 14.931 contagi oggi e 251 vittime. E ancora un boom di positivi in Veneto (1244) e in Lombardia (3019).
E proprio queste due Regioni sono nel gruppo di 10 (con Emilia-Romagna, Campania, Piemonte, Lazio, Sicilia, Toscana, Puglia e Liguria) dove si sono registrati l’85% dei contagi da inizio pandemia. Le varianti corrono e impongono nuove zone rosse con la Regione Lazio che tenta di frenare l’avanzata della variante inglese che ora è vicina alla capitale: due zone di massima restrizione sono state decise a Colleferro e a Carpineto romano e si aggiungono a Roccagorga, dove già da giorni vige la serrata. Lockdown per variante anche in un comune del Sassarese. E si registra anche il primo morto da variante brasiliana: un uomo di 67 anni deceduto all’ospedale di Chieti dopo essere rientrato dall’Umbria. Una delle prime decisioni che dovrà prendere il governo sarà quella sullo stop della mobilità tra Regioni col decreto che scade il 25 febbraio: l’intenzione, visti i dati, è quella di prorogare il blocco almeno fino la 5 marzo quando scade il dpcm attuale che norma le misure anti Covid. Misure che qualcuno vorrebbe alleggerire: il Campidoglio per voce del neoassessore al Commercio Andrea Coia porterà al tavolo del prefetto di Roma e poi del governo la richiesta di consentire la ristorazione anche serale in fascia gialla. «Servirebbe anche e soprattutto ad evitare quegli assembramenti in strada», dice il neoassessore. Ma gli assembramenti, alla vigilia di tre nuove regioni arancio ( Campania, Emilia-Romagna e Molise che si aggiungono a Abruzzo, Liguria, Toscana, Umbria, Trento e Bolzano) e complice il bel tempo, anche in questo sabato si sono registrati ovunque. Scene di folla, strade chiuse, transenne. Nonostante l’appello dell’Iss di ieri: "State a casa".
Le proposte saranno poi portate al governo Draghi, che deve prendere decisioni a partire dallo stop agli spostamenti tra regioni che scade il 25 febbraio, e in vista di un possibile, nuovo Dpcm.
Il commento di Bonaccini
«Lavoro comune ed intesa fra tutte le Regioni che nelle prossime ore presenteranno al governo una piattaforma di proposte in vista del prossimo Dpcm, nella convinzione che occorra un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale e per la ripresa economica. Anche per questo abbiamo chiesto al Governo un incontro urgente». Lo ha dichiarato il presidente Stefano Bonaccini al termine della odierna Conferenza delle Regioni.
6 Commenti
Fernando
20/02/2021 17:02
Perché no l'Italia tutta rossa e solo per 2 settimane? Si fosse fatto a novembre per 3 settimane, con successivi ed opportuni controlli alle frontiere e nelle aree di arrivi internazionali, oggi non saremmo ridotti così male! In questa città, piccola ed indisciplinata, pochi giorni di chiusura hanno evitato il peggio e si vede (Messina perimetro urbano conta non più di 20 casi al giorno, situazione ben diversa rispetto a quella di novembre-dicembre); adottando il criterio in ambito nazionale, la ripresa di tutte le attività non sarà più influenzata ne' ritardata da alcun virus, perché li vaccino inoculato ad anziani e meno anziani farà il suo lavoro. Lo stop and go uccide tutti e tutto, non si ripetano gli errori del passato!
Francesco
20/02/2021 19:14
Questo tira e molla fa più danni che la pandemia. Si faccia un mese di zona rossa per riprendere la situazione e via. Se continuiamo a fare circolare il virus così tanto si potrà verificare che la nostra arma dei vaccini sia disattivata e dovremmo riprendere tutto da zero. Basta tentennamenti. Si faccia come in Germania o Gran Bretagna che sono in lockdown
Fabrizio Magnani
20/02/2021 19:31
Non ci siamo in altri paesi con la uso di protezione mascherine ecc si fa una vita normale noi siamo a spot ,il virus esce di casa in certi orari specialmente dopo le 18 ecc una volta c erano vaccinisu certe malattie mortali ma non c'era un blocco come sta succedendo all infinito in questi periodi
Rossella
21/02/2021 01:12
In Francia il coprifuoco è alle 18. In Australia e Nuova Zelanda vanno in lockdown dall'oggi al domani anche solo per 25 casi e non ci sono ristori per nessuno. È la mentalità di noi Italiani che è sbagliata. Dobbiamo per forza essere più furbi nell'agirare le regole e lamentarci per tutto.
Luna
21/02/2021 02:05
Il virus continua perché la gente si sposta nonostante il decreto perché per strada in aeroporti e ovunque non ci sono controlli altro che autocertificazione... Ma di cosa stiamo parlando!!! Ma per favore fateci vivere in pace ... In aeroporto la polizia compila autocertificazioni senza chiedere nemmeno perché le persone si trovano in un altro posto di residenza... Nemmeno i documenti guardano !!! Nei bar e nei negozi degli aeroporti ci sono assembramenti... Negli aerei non ci sono le distanze 3 posti e 3 posti pieni ma veramente si vuole debellare il virus così... !!! Finiamola con sta pagliacciata c'è gente che per non aprire le attività sta morendo di fame e rischiano di non aprire... Ma che manovra è questa ?? Quella di portare all'esasperazione la gente per fargli togliere la vita oltre al fiato sul collo con questo virus??? Cerchiamo di ripartire come in altri posti... Perché ripeto c'è gente che si sposta di continuo da una regione ad un'altra senza che trovino controlli ... E non vanno in giro per lavoro o per salute o seconde case ... Vanno a farsi le scampagnate in giro o in centri commerciali fuori regione... !!! Riflettete prima di continuare a chiudere le regioni perché c'è gente che rispetta le regole e non può vedere figli genitori fidanzati o compagni da mesi perché rispettono le regole e altri che fanno quello che gli pare ... Tutto questo non è giusto... !!! Soprattutto per chi ha degli affetti fuori regioni ... !!! Basta ripartiamo per una vita normale con delle regole... Punto!!!
Vittorio
21/02/2021 09:03
Ancora DPCM? Ancora con la fiera dei colori? Ancora a incutere paura alla popolazione? Ancora mascherine e distanziamento e attività chiuse economia ferma e sofferente e cittadini privati delle loro libertà? È questo che si prospetta? Siamo di nuovo punto e daccapo. Questo governo ha fallito e deve cambiare passo oppure si dimetta e si vada a nuove elezioni. Ci vuole il Mes.
Gae
21/02/2021 14:51
Ma quale loockdown coprifuoco senza possibilità di uscire di casa, i beni di prima necessità li facciamo portare dai militari e chi esce frustate così facciamo felici tutti questi perbenisti del cavolo ma smettetela è fateci lavorare guerrafondai