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Galli: “Sono stato tentato di fare il mio personalissimo lockdown e rimanere in silenzio per 2-3 settimane”

Nei giorni scorsi il virologo Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, è stato travolto dalle polemiche dopo che la stessa struttura ospedaliera in cui opera aveva smentito quanto da lui affermato.  in una nota, infatti, l'ASST Fatebenefratelli Sacco aveva commentato "alcune notizie apparse sulla stampa riguardanti 'reparti pieni di varianti' riferite al reparto di degenza di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco",  parole, come è noto, pronunciate dallo stesso Galli. "Tali affermazioni al momento attuale non rappresentano la reale situazione epidemiologica all'interno del Presidio".

Per questo Massimo Galli ha rivelato di avere seriemante pensato di "non comparire più in tv e non rilasciare interviste “per due-tre settimane” e di prendersi così un “personalissimo lockdown“. Lo ha detto lui stesso alla conduttrice Lilli Gruber, durante il programma Otto e mezzo su La7, rispondendo anche a chi lo accusa di essere onnipresente sul piccolo schermo: “Declino i quattro quinti delle richieste, pare che tutti abbiate bisogno di riempire i palinsesti e insistiate per avere determinate voci, alcuni per fare corrida e altri per fare informazione seria”, afferma l’infettivologo. Che poi spiega: “Sono stato tentato di fare il mio personalissimo lockdown e di rimanere in silenzio per 2-3 settimane. Però il punto è che in questo momento siamo in una congiuntura particolarmente seria e preoccupante”.

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