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Vaccino anti-Covid made in Italy? Ecco i siti dove potrebbero essere prodotti

Se ne sta discutendo negli ultimi e potrebbero essere cinque i siti interessati dalla possibile produzione italiana dei vaccini anti-Covid

Il tema, come si suol dire, è di stretta attualità. L'emergenza epidemia di coronavirus che non arretra ed una campagna vaccinale che non decolla, hanno indotto il governo italiano a pensare ad una strategia che possa portare alla produzione di vaccini anche in Italia con l'obiettivo di provare ad essere il più possibile autonomi sul fronte vaccinale. Nei giorni scorsi si è tenuto il primo incontro al ministero per lo sviluppo economico tra il ministro Giorgetti, Farmindustria e il Commissario all'emergenza Domenico Arcuri, a quale seguirà un nuovo appuntamento al Mise per mercoledì prossimo.

Il nodo legato ai bioreattori

Il principale problema sul tappeto rimane la scarsa presenza di bioreattori: il governo sta verificando la possibilità dell'utilizzo di bioreattori esistenti o di produrli ex novo e c'è la volontà di stanziare nuove risorse.

Ecco i siti interessati:

Fidia Farmaceutici (Abano Terme, Padova) - Potrebbe produrre vaccini anti-Covid.

Gsk (Rosia, Siena) - Potrebbe produrre dosi di Johnson & Johnson

Reithera (Castel Romano, Roma) - Impegnata nella validazione del vaccino italiano Grad-Cov2, potrebbe produrre AstraZeneca,  Johnson & Johnson o Gamaleya

Irbm (Pomezia, Roma) - Ha una funzione strategica nello sviluppo del vaccino AstraZeneca

Thermo Fisher Scientific (Ferentino, Frosinone) - Azienda statunitense potrebbe produrre sia vaccini adenovirali che a Rna messaggero

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