«Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie». Lo scrive su Facebook Nicola Zingaretti annunciando le dimissioni da segretario Pd. «Visto che il bersaglio sono io, per amore dell’Italia e del partito, non mi resta che fare l’ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili». Choc tra dirigenti e parlamentari dem dopo l’annuncio del segretario Nicola Zingaretti di volersi dimettere. Nessuno, spiegano diversi esponenti anche di maggioranza, era stato informato della decisione del leader. C'era attesa per l’assemblea nazionale del 13 marzo per capire come affrontare le tensioni interne e la richiesta della minoranza di fare il congresso, che il segretario Pd aveva già respinto nell’ultima direzione. Ma nessuno si immaginava un gesto così eclatante da parte del segretario.