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Vaccini, l'Ue valuta misure contro AstraZeneca

"AstraZeneca è lontana dalle dosi che avrebbe dovuto distribuire. Non crediamo che stia facendo di tutto" per onorare i suoi impegni e quindi "analizziamo tutte le possibili misure da prendere".

Così una fonte Ue all'ANSA dopo l'annuncio ufficiale di nuovi tagli da parte del colosso farmaceutico anglo-svedese.

Le difficoltà di AstraZeneca a rispettare le forniture del vaccino anti-Covid all’Ue sono in parte dovute al fatto che uno degli impianti indicati nel contratto siglato con Bruxelles, a sei mesi da quella firma non ha ancora fornito alcuna dose di quelle promesse: l’impianto olandese, gestito da un’azienda sub-appaltante, la Halix, infatti non ha ancora ricevuto l’approvazione dell’Ema a rifornire l’Ue, nonostante l’impianto sia espressamente citato nel contratto siglato ad agosto. Lo scrive il Financial Times, secondo cui fonti Ue sostengono che AstraZeneca non ha fornito sufficienti dati al riguardo. Per l’azienda comunque il via libera al sito è «sulla buona strada"
Il mistero sulla situazione della fabbrica olandese si aggiunge ai crescenti interrogativi che ruotano attorno alla gestione da parte dell’Ue dei contratti con le aziende fornitrici dei vaccini anti-Covid: secondo i dati del Financial Times, a ieri, venerdì, l’Ue aveva somministrato 10,4 dosi di vaccino ogni 100 residenti nell’Unione, contro i 29,7 in Usa e i 36,5 nel Regno Unito. Come è noto l’Ue ha anche siglato il contratto con l’azienda anglo-svedese più tardi rispetto a Usa e Regno Unito.

L’impianto di Halix è uno delle due fabbriche -insieme a quella belga a Seneffe- indicata, nel contratto siglato ad agosto da AstraZeneca con la commissione, come il maggiore rifornitore della sostanza vaccinale: il ceo dell’azienda, Pascal Soriot, ha infatti spiegato in un’intervista ai quotidiani europei a gennaio che questa sostanza vaccinale è prodotta in Belgio ed Olanda; e poi viene completata e impacchettata in fiale negli impianti in Germania e in Italia. L’impianto a Seneffe ha faticato a fornire le quantità attese, mentre quello olandese -situato nel Leiden Bio Science Park olandese- ha prodotto i vaccini ma non è stato ancora autorizzato a fornirli all’Ue.

La scorsa settimana, il commissario Ue, Thierry Breton, a capo della Task force per la produzione di vaccini nell’Unione, ha visitato l’impianto Halix, che dovrebbe produrre almeno 5 milioni di dosi al mese (Breton faceva un tour che lo ha portato nei più importanti siti di produzione vaccinale). Ma secondo fonti all’autorevole quotidiano finanziario, ancora manca l’approvazione normativa per l’impianto Halix da parte dell’Ema. Proprio sulla situazione della fabbrica, la commissione venerdì ha spiegato che l’Ema è pronta ad accelerare l’autorizzazione di nuovi impianti di produzione una volta che riceve la richiesta e le necessarie informazioni da parte di AstraZeneca: «Spetta all’azienda tuttavia richiedere che gli impianti abbiano l’autorizzazione all’immissione in commercio (della loro produzione, ndr) e presentare tutti i dati necessari a tal fine. E la commissione incoraggia l’azienda a farlo."
Halix, conclude Ft, non ha risposto alla richiesta di chiarimento.

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