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Prof reggino muore a Bologna. Aperta inchiesta per verificare correlazione con vaccino

"Apriremo un fascicolo - spiega il procuratore capo, Giuseppe Amato - ma non c'è nessun allarmismo e nessun indagato al momento"

Verrà aperto un fascicolo, da parte della Procura di Bologna, sulla morte di un insegnante, Giuseppe Morabito, vicepreside dell’istituto secondario di primo grado Veggetti di Vergato nel Bolognese, scomparso la notte scorsa a una decina di giorni di distanza dalla somministrazione di una dose di vaccino AstraZeneca. Un’indagine per verificare se esista una correlazione tra la scomparsa del docente e l'assunzione del rimedio. Lo riporta il quotidiano "Il Resto del Carlino" in edicola oggi.

«Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari - spiega al giornale il procuratore capo, Giuseppe Amato - ma non c'è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause della morte, poi ne trarremo le conseguenze».

Originario della provincia di Reggio Calabria, sessantunenne, il professore si era trasferito molti anni fa a Vergato, dove era molto apprezzato, e si era sottoposto, lo scorso 3 marzo, al vaccino di AstraZeneca dal medico. Ieri mattina la svolta con alcuni colleghi che hanno deciso di andare a trovare il 61enne insospettiti dal silenzio del telefonino e del campanello. Poi il ritrovamento dell’uomo, morto nel suo letto, da parte dei sanitari del 118 insieme ai Carabinieri di Vergato.

«Accerteremo quali sono le cause - ribadisce il procuratore Amato - nelle prossime ore investiremo i Nas, ma non diffondiamo terrore. Indagheremo, è il nostro mestiere. Insistiamo con il dire che le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti. Al momento non c'è alcuna preoccupazione in questo senso».

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