Suicidio di Losito: ascoltato l'attore Francesco Testi. Si indaga sulla presunta setta

Il clima che si respirava nella scuderia di attori della Ares e il suo rapporto con Todosio Losito, lo sceneggiatore tv che si è tolto la vita nel gennaio del 2019 a Roma. Sono i temi affrontati nel corso dell’audizione svolta oggi in Procura dall’attore Francesco Testi, sentito come persona imformata sui fatti dal pm Carlo Villani che indaga per istigazione al suicidio nel procedimento avviato acluni mesi fa dopo una denuncia depositata a piazzale Clodio dai familiari di Losito. L’attore è stato ascoltato per alcune ore dal magistrato che con una fitta attività istruttoria sta cercando di mettere in fila i tasselli di una vicenda che dopo le dichiarazioni degli attori Adua Del Desco e Massimiliano Morra, che nel corso del Grande Fratello hanno citato l’esistenza di una sorta di setta, sembra avere i contorni del giallo. Testi, attore in feuilleton di successo andate in onda sul piccolo schermo, ha lavorato fino al 2015 per la casa di produzione Ares, fondata da Alberto Tarallo (che ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati). Nei mesi scorsi in alcune interviste Testi ha raccontato la sua esperienza professionale spiegando che chi lavorava per Ares doveva garantire «assoluta dedizione al lavoro». L’attore ha sostanzialmente detto che era "impossibile avere legami affettivi stabili" ammettendo però che si trattava di una scelta «consapevole» , nessun tipo di imposizione. Non è escluso, quindi, che davanti al magistrato l'attore abbia ricostruito anche la sua amicizia con Losito con il quale, dopo l’uscita da Ares, aveva diradato i rapporti. Nei giorni scorsi in Procura sono stati ascoltate le due figure-chiave del procedimento che è ancora senza indagati. Il titolare del fascicolo ha,infatti, convocato Del Desco e Morra. I due, concorrenti al Grande Fratello Vip, hanno tirato in ballo una presunta setta facendo esplicito riferimento a Losito. Nell’audio carpito nel corso della trasmissione, e finito agli atti dell’indagine, Del Vesco, parlando con il collega, afferma: "Se fossi rimasta, avrei fatto la sua fine. Tu non immagini cosa ho passato! Ero veramente sola, con il suo gesto Teo ha liberato anche me, altrimenti oggi non sarei più qui... che poi io non ci credo che sia stato un suicidio, sai? Tanto sappiamo bene chi è l'artefice di tutto questo schifo...». In risposta Morra fa riferimento alla setta e ad un «Lucifero». Proprio questa ultima affermazione ha spinto i magistrati ad indagare e chiarire, se possibile, l’estremo gesto di Losito che si è uccido impiccandosi ad un termosifone.