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Messina, ritrovato un mini arsenale vicino al cimitero di Pace: nascosto in un terrapieno

C’era un “pacco” che poteva servire prima o poi, nascosto in un terrapieno, lungo la corsia nord della Panoramica, a poche centinaia di metri dal cimitero di Pace. Un “pacco” con fucile, proiettili e guanti di lattice che qualcuno tempo addietro aveva occultato per poi farne suo, magari per qualche azione eclatante.
Ma ci sono arrivati anche gli investigatori del Commissariato Messina Nord, che mercoledì in prima mattinata hanno effettuato un sopralluogo scoprendo tutto. Non senza difficoltà sono riusciti ad arrivare tra le sterpaglie al nascondiglio, che era stato abilmente scelto in un terrapieno di proprietà demaniale, al quale si accede soltanto attraverso una scalinata in muratura, e lungo una strada a scorrimento veloce che non consente la sosta a chiunque.
C’era parecchia roba in quel grosso involucro: un fucile da caccia, una doppietta, di marca Choke, di calibro 16, con matricola, probabilmente rubato tempo addietro; 13 cartucce di calibro 12 marca Clever Verona; 3 cartucce di calibro 16, marca Martigno Genova; una cartuccia di calibro 16, marca Fiocchi Italy Dn; una cartuccia di calibro 16, marca Fiocchi Italy Baschieri e Pellagri; 5 cartucce calibro 12, marca Fiocchi Italy. Nell’involucro c’erano anche un paio di guanti di lattice di colore bianco.
Di chi erano il fucile e le cartucce del mini arsenale? A cosa doveva servire? Da quanto il “pacco” era stato occultato in quel dirupo della Panoramica completamente al buio di sera e non monitorato dal sistema di videosorveglianza?
Non sono interrogativi di facile soluzione. Intanto sul ritrovamento gli uomini del Commissariato Messina Nord hanno inviato un dettagliato rapporto in Procura, dove saranno probabilmente effettuati degli esami per stabilire se il fucile ha sparato di recente. L’arma a quanto pare non aveva la matricola abrasa, quindi era da considerare “pulita”, e si potrà probabilmente risalire all’eventuale precedente proprietario e alla data del furto.
In quella zona della Panoramica dello Stretto, diciamo per “tradizione”, in genere e in passato era il clan di Giostra ad occultare i suoi arsenali pronti all’uso. Vedremo nei prossimi giorni se il ritrovamento porterà a qualche sviluppo.

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