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Speranza: "Ottimista per l'estate". Locatelli tranquillizza su Astrazeneca: "Vaccino sicuro"

«Per l’estate sono ottimista, sono stato sempre quello più duro e realista che era costretto a dire sempre la verità, ma ora ci sono le ragioni per guardare con più fiducia alle prossime settimane. Questo però è ancora un momento difficile, dobbiamo conservare tutte le precauzioni ma con il passare delle settimane la situazione andrà gradualmente a migliorare, e già in primavera e poi nel corso dell’estate vedremo un miglioramento significativo. Ma non ci sarà un momento X, sarà un percorso graduale». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.

Che a proposito della candidatura a Nobel per la pace dei sanitari italiani ha detto: «Sono donne e uomini del nostro servizio sanitario nazionale, non mi è mai piaciuto usare la parola eroe. Sono persone che hanno fatto il loro lavoro dalla mattina alla sera senza risparmiarsi mai e continuano a farlo. Tutti, in questo anno così complicato, hanno capito quanto sia importante avere un servizio sanitario all’altezza".

«Ribadiamo in maniera molto chiara che AstraZeneca è un vaccino sicuro dai 18 anni in su e non ci sono motivi per avere esitazioni, basta vedere i numeri in Gb dove 10 milioni lo hanno già ricevuto e la mortalità si è ridotta del 90%. Il messaggio forte è vacciniamoci». Lo ha detto il presidente del Cts e del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. Il nuovo Comitato Tecnico Scientifico prende in considerazione anche la situazione sociale «con alcune figure integrate. Ci sarà certamente questa sensibilità per venire incontro ai bisogni della fase attuale».

Intanto srà di poco superiore ai 200mila al giorno la media massima delle somministrazioni del vaccini in Italia la prossima settimana. Il calcolo - che emerge anche da una verifica fatta con il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo - è stato eseguito in base alla disponibilità di dosi attuali e quelle previste in arrivo nei prossimi sette giorni. A quanto si apprende, già attualmente la capacità di inoculazione nelle varie strutture del Paese sarebbe invece già di circa il doppio rispetto alle quantità di fiale a disposizione.

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