All’Agenzia europea del farmaco (Ema) sono in corso consultazioni con gli esperti degli Stati membri e internazionali, dopo il nuovo allarme tedesco sulle trombosi cerebrali dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Lo rende noto la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant. «L'Ema continua a collaborare con le autorità nazionali degli Stati membri Ue per garantire che vengano segnalati casi sospetti di coaguli di sangue insoliti» dopo le vaccinazioni con AstraZeneca. «Questi casi vengono analizzati nella valutazione in corso del Comitato della sicurezza dell’Ema (Prac). Sulla base di tutti i dati attualmente disponibili, il Prac dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata durante la sua riunione plenaria di aprile (6-9 aprile)». Si legge in una nota dell’Ema. «Un nesso causale» degli eventi rari di trombosi «con il vaccino» di AstraZeneca «non è dimostrato ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso. Gli esperti non sono stati capaci di identificare alcun fattore di rischio associato all’età, al genere» o ad altre condizioni mediche che possano convincere gli esperti a limitare la somministrazione a determinate categorie di persone». Così l’Agenzia europea del farmaco in una nota. «Continuiamo a monitorare la sicurezza e l’efficacia di tutti i vaccini». Così la direttrice dell’Ema, Emer Cooke. che ha poi proseguito: «Non diamo controindicazioni alle donne incinte per l’uso del vaccino AstraZeneca ma consigliamo che si consultino con il loro medico prima di farsi somministrare alcun vaccino».
«Il 18 marzo abbiamo detto che i benefici del vaccino AstraZeneca nella prevenzione del Covid-19, con il rischio associato di ospedalizzazione e morte, superano i rischi di effetti collaterali e la nostra posizione non è cambiata» ha conclusa la direttrice esecutiva dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, Emer Cooke. «Siamo un’agenzia indipendente che si basa sui dati per raggiungere raccomandazioni scientifiche».
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