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Cede balaustra ponte, uomo di 40 anni muore a Milano

L’urlo di sorpresa e paura mentre precipitava dal ponte ha attirato l’attenzione delle persone sedute sulla sponda opposta del fiume e il tonfo secco dell’impatto con il pavimento di pietra le ha fatte rabbrividire. Per un attimo è stato silenzio e poi è scoppiata la concitazione dei soccorsi. Ma non c'è stato nulla da fare per Andrea Elifani, il 40enne che ieri sera è morto a seguito del trauma alla testa riportato cadendo dal ponte sul Naviglio della Martesana, a Milano. La balaustra della vecchia struttura ha ceduto mentre l’uomo chiacchierava con un amico, coetaneo, poi accompagnato in stato di choc all’ospedale San Raffaele. Elifani è stato trasportato d’urgenza al Niguarda ma le sue condizioni sono apparse da subito critiche. Il volo di circa 3 metri che gli è stato fatale. Gli investigatori della polizia locale hanno recuperato il pezzo tubolare che si è staccato e hanno ascoltato il racconto dei presenti, non solo dell’amico che non è riuscito ad afferrare Elifani. A quell'ora, poco dopo le 18, attorno al ponte c'erano diverse persone che stavano chiacchierando e improvvisando un aperitivo. Anche Elifani e l’amico approfittavano della quiete del posto per parlare all’aria aperta quando c'è stato il cedimento improvviso. Gli agenti non sono ancora in grado di accertare se il 40enne si sia semplicemente appoggiato o se abbia invece «sollecitato» la balaustra esercitando una spinta ma questo potranno determinarlo solo le perizie che sicuramente saranno disposte dal tribunale nel corso dell’indagine. Le prime indicazioni arrivano però dal sopralluogo dei tecnici dei vigili del fuoco, a cui è parso evidente che le condizioni del ponte fossero «potenzialmente pericolose».

«Se una struttura del genere fosse in perfetto stato di manutenzione, per abbattere la balaustra ci vorrebbe un impegno non da poco - ha commentato all’ANSA uno degli operatori - e dalle prime ricostruzioni pare che ciò non sia avvenuto». Questo rafforza il quadro di un incidente dovuto alle condizioni precarie del ponte di ferro conosciuto come «El pont de pan fiss» (il ponte del pane fisso), chiamato così perché in quella zona c'era la fabbrica di candele Branca che garantiva il «posto sicuro» ai lavoratori. Negli anni quel piccolo ponte sul canale è diventato un simbolo della vecchia Milano che resiste alla modernità dei grattacieli poco distanti. Sebbene defilato e secondario rispetto ai grossi volumi di traffico pedonale di altri punti, il ponte resta un passaggio frequentato quotidianamente e ciò ha alimentato da subito le polemiche sulla possibile responsabilità del Comune. Intanto il sindaco Giuseppe Sala ha espresso la sua collaborazione per le indagini e la vicinanza alla famiglia della vittima. «La notizia dell’incidente in cui ha perso la vita Andrea Elifani lascia tutti noi sgomenti. Ai suoi familiari rivolgo le mie più sentite condoglianze. Saranno accertate le dinamiche di questo triste accadimento, nel ricordo di Andrea e nel rispetto della sua famiglia e di tutti i milanesi».

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