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Vaccinazioni, Draghi sollecita Moderna: “Servono dosi extra”

Finora l’azienda ha consegnato un milione e 320mila dosi nel primo trimestre, in base all’accordo stipulato nel novembre scorso con la Commissione Europea (160 milioni di antidoti per gli Stati membri)

Mario Draghi

L’Italia potrebbe a breve siglare un contratto con Moderna per avere dosi extra di vaccino rispetto a quelle già previste. Oggi Repubblica cita una trattativa riservata avviata dal presidente del Consiglio Mario Draghi con la casa farmaceutica statunitense per sondare la possibilità di una fornitura aggiuntiva con il nostro Paese. Finora l’azienda ha consegnato un milione e 320mila dosi nel primo trimestre, in base all’accordo stipulato nel novembre scorso con la Commissione Europea (160 milioni di antidoti per gli Stati membri) e rispettando il cronoprogramma previsto dal Piano Figliuolo. La scorsa settimana la struttura commissariale ha ricevuto circa 500 mila dosi, altrettante sono attese a metà aprile. La presidente Ursula von der Leyen ha approvato un secondo contratto, a febbraio, per opzionare l’acquisto di altri 300 milioni di dosi nel 2021 e 2022.
L’iniziativa di Draghi si muove fuori dal solco della contrattazione collettiva ma l’accordo diretto è possibile senza violare le nome Ue. L’azienda americana starebbe valutando di accettare la proposta italiana

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1 Commento

Franco

09/04/2021 09:24

Ottima notizia. Deve essere questa la gerarchia dei vaccini su cui puntare: Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Sputnik e poi per maggiori di 60 anni che vogliono, Astrazeneca. Questo è l'ordine migliore possibile. Proroga fino a giorno 18, salvo anticipi o posticipi soprattutto su Moderna, in assenza Pfizer. Meglio ancora, sarebbe fare un scegliere le persone. Il medico consiglia, il paziente decide, perché la vita è sua, non del medico o dello Stato.

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