Sono oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 di aprile alle strutture sanitarie delle Regioni. Oltre alle linee Pfizer, Moderna e Vaxzevria, le consegne riguarderanno anche Janssen (Johnson & Johnson). Per quest’ultimo vaccino - somministrabile in un'unica soluzione - si tratta del primo approvvigionamento in assoluto per l'Italia. In particolare è prevista la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria, oltre 400 mila di Moderna, e di più di 180 mila di Janssen (Johnson & Johnson).
Campagna vaccinale
I 4,2 milioni di dosi - insieme a quelle ancora nelle disponibilità delle Regioni - contribuiranno in modo significativo al raggiungimento del target della campagna a livello nazionale: per la settimana 16-22 aprile si stimano circa 315 mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2200 punti vaccinali in tutta Italia attivi. In calce la ripartizione per singola Regione. Nel quadro delle priorità indicate dall’Ordinanza n. 6 del Commissario straordinario, il numero di persone di età superiore agli 80 anni che ha ricevuto almeno una somministrazione ha intanto superato quota 3 milioni, con un incremento di 500 mila unità rispetto alla settimana precedente. E’ stato così raggiunto con almeno una dose il 70% della platea di oltre 4,5 milioni rilevata con il sistema informatico ‘Tessera sanitaria’ e verificata dalle Regioni/Province autonome.
Sicilia e Calabria
In Sicilia la previsione dell'ufficio del commissario Covid per la settimana dal 16 al 22 aprile è di 25.429 dosi somministrate al giorno e 178.002 a settimana. In Calabria 9644 e 67.510.
La replica di Figliuolo: "Vaccinazione uniforme sul territorio"
La campagna di vaccinazione «deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie». Così il Commissario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo replica al presidente della Campania Vincenzo De Luca. «L'obiettivo - aggiunge il Commissario - è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive».