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Def, il Cdm dà via libera allo scostamento da 40 miliardi: nel 2021 crescita del Pil del 4,5%

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza e la relazione sullo scostamento di bilancio, con la quale si richiede l'autorizzazione al Parlamento al ricorso a un maggiore indebitamento per 40 miliardi di euro, risorse che saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno alle imprese e all’economia. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi. Il rapporto deficit/Pil, spiegano, è stimato all’11,8% nel 2021, "un livello molto elevato dovuto alle misure di sostegno all’economia e alla caduta del Pil».

Nel 2021 la crescita del Pil programmatico arriverà al 4,5% per poi salire al 4,8% nel 2022. E’ quanto prevede il nuovo quadro di finanza pubblica approvato dal governo. Il Pil crescerà del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024. Si tratta, sottolineano fonti di Palazzo Chigi, di «tassi di incremento mai sperimentati nell’ultimo decennio».

«La prima esigenza che il governo ha avvertito, e ancora avverte, è di continuare a sostenere l’economia con grande determinazione, compensando anzitutto i lavoratori e le imprese più danneggiati dalle misure sanitarie che si sono rese necessarie": lo afferma il ministro dell’Economia Daniele Franco nella premessa al Def, come si legge in una bozza. «Ciò non solo per ragioni di doverosa solidarietà e coesione sociale, ma anche per evitare che la chiusura definitiva di posizioni lavorative e di aziende che in condizioni normali sarebbero in grado di stare sul mercato abbassi il Pil potenziale del Paese», aggiunge.

«La campagna di vaccinazione organizzata dal governo punta ad immunizzare l’80 per cento della popolazione italiana entro la fine di settembre": lo si legge nella bozza del Def. «Nel primo trimestre l’attuazione del Piano vaccinale ha dovuto confrontarsi con ritardi nelle consegne delle dosi e temporanee sospensione dell’autorizzazione all’utilizzo di uno dei vaccini. Tuttavia, anche ipotizzando che nei prossimi trimestri le somministrazioni effettuate registrino lo stesso gap in confronto alla proiezione delle dosi disponibili, ai arriverebbe comunque a raggiungere l’obiettivo dell’80% in ottobre», si aggiunge.

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