Un ragazzo di 17 anni è stato vittima di un pestaggio nel pomeriggio a Colleferro, cittadina in provincia di Roma già salita agli onori delle cronache per la morte di Willy Duarte Monteiro, il giovane ucciso in circostanze analoghe. Ad aggredire il 17enne che si trovava su Corso Filippo Turati sarebbe stato un gruppo di tre o quattro ragazzi. Il giovane è stato trasportato in codice rosso in ospedale ma non sarebbe in pericolo di vita. «L'aggressione di oggi pomeriggio è un fatto inaccettabile. Le nostre ferite sono ancora troppo aperte su queste questioni», ha scritto sui social il sindaco Pierluigi Sanna. Il pestaggio è avvenuto intorno alle 17,30 in circostanze e per motivi ancora da chiarire. Il ragazzo preso di mira e finito al pronto soccorso per le botte ricevute sarebbe di Segni, un paese vicino a Colleferro. Immediato è stato l’intervento dei vigili urbani e della Polizia locale. Il ragazzo, sotto choc, ha riportato vari traumi al volto ed al cranio. Gli aggressori sono scappati a bordo di un’auto ma sarebbero già stati individuati. Si tratterebbe di tre o quattro ragazzi di Colleferro. E ci sarebbe anche un video del pestaggio messo poi in rete. Nella cittadina dell’hinterland romano l’episodio ha ridestato il dramma già vissuto con la morte di Willy, quando quel ragazzo di 21 anni, di origine Capoverdiana, fu picchiato a morte nel settembre del 2020. Voleva difendere un amico durante un pestaggio e gli è costato la vita. A processo per la sua morte, con l’accusa di omicidio volontario, andranno i fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Una accusa mossa anche agli altri due "protagonisti» della drammatica aggressione: Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Per il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna anche per questo l'aggressione di oggi è «gravissima» e fa venire i «brividi». "Giovani che picchiano un giovane minorenne, di giorno, su Corso Turati e scappano, non possono rimanere impuniti - afferma sui social - Sono in contatto continuo con il Pronto soccorso per avere notizie sullo stato di salute della vittima dell’aggressione, attualmente in codice rosso. Attendiamo tutti notizie ufficiali dalla Polizia che chiariscano la dinamica dei fatti: sappiamo che sono vicini all’arresto dei colpevoli. Le nostre ferite sono ancora troppo aperte su queste questioni: il nostro dolore e la nostra indignazione sono particolarmente vasti».