«Il video di Beppe Grillo è un boomerang per il figlio e gli altri ragazzi». Così al Tg Zero di Radio Capital Giulia Bongiorno, che difende come avvocato la giovane che ha denunciato di essere stata violentata da Ciro Grillo. «Grillo ha ridicolizzato i fatti, una tipica strategia difensiva: si riduce in briciole un fatto in modo tale che sembri irrilevante - continua Bongiorno - ora mi aspetto un video in cui si dirà: "Beh allora che sono venute a fare in Sardegna?". E’ una strategia che tende a sostituire i ruoli processuali: le ragazze diventano imputate. Il fascicolo in questione è ricco di documenti, foto, video e chat, i fatti da valutare saranno tanti. Ed è di una gravità inaudita che Grillo voglia ridicolizzare tutto questo. Il processo non si fa in piazza ma nelle aule». Su come ha reagito la famiglia della giovane al video di Grillo Giulia Bongiorno dice: «Ho fatto molti processi mediatici ma non ho mai ricevuto tante richieste di interviste come in questo caso. Nonostante tutto la famiglia ha scelto il silenzio. Beppe Grillo, anziché apprezzare un tale comportamento corretto, ci ha riservato questo trattamento. La famiglia della ragazza ieri era totalmente distrutta, tra lacrime e disperazione - prosegue il legale - Stanotte non si è dormito, il dolore si è amplificato». «Ora - conclude la Bongiorno - vorrei capire qual è la posizione dei 5 Stelle, visto che io ho firmato con loro la legge sul Codice Rosso che allunga i tempi di una denuncia per violenza sessuale. Come si giustifica il fatto che il loro garante dica una cosa del genere in contrasto con la legge che abbiamo firmato? Non credo comunque che Grillo riuscirà a condizionare le istituzioni, gli atti sono tanti e vedrete che alla fine dagli atti uscirà la verità». «Questo video lo porterò in Procura perché reputo che sia una prova a carico. E' una prova che documenta una mentalità dell’eufemizzazione, spesso usata dagli uomini per giustificarsi quando sono imputati" chiude la Bongiorno che su questa linea di difesa aggiunge: «si dice alle vittime, state attente. Ma noi non ci facciamo intimidire!».
Interviene anche Conte
«Ho avuto modo di parlare con Beppe Grillo in più occasioni e conosco bene la sua sensibilità su temi così delicati. Sono ben consapevole di quanto questa vicenda familiare lo abbia provato e sconvolto. E’ una vicenda che sta affliggendo lui, la moglie, il figlio e l’intera famiglia. Comprendo le preoccupazioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la giovane ragazza coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che sicuramente staranno vivendo momenti di dolore». Così l'ex premier Giuseppe Conte.