Libri d’arte con immagini di opere ad alto contenuto erotico finiti sui banchi di bambini di 4 e 5 anni delle scuole materne di Fiumicino. La denuncia arriva da un consigliere comunale della Lega, Vincenzo D’Intino, che ha chiesto al comune che i libri siano subito ritirati. La denuncia del consigliere arriva via social con tanto di foto delle opere ritratte nel libro che sono inequivocabili.
"Queste immagini sono contenute in alcuni libri distribuiti in una scuola materna di Fiumicino. Sono rimasto senza parole. Il vostro progressismo rasenta la follia. Sono solo bambini di 4-5 anni, possibile che non avete nessuno scrupolo? Chi avrebbe dovuto controllare che questo «crimine» non si commettesse dov'era?», si chiede D’Intino.
Il Comune: "Un errore, vanno ritirati"
«La diffusione di libri nelle scuole con immagini non adatte a un pubblico di bambini è stato un errore grave. Per questo abbiamo chiesto alla Fondazione Benetton il ritiro immediato dei volumi incriminati». Così il Comune di Fiumicino. «L'Amministrazione comunale non era assolutamente a conoscenza dei materiali diffusi all’interno del progetto "Piccoli passi nel mondo», che ha investito direttamente le scuole statali con la Fondazione Benetton - aggiunge la nota del Comune - Infatti nelle scuole dell’infanzia comunali il fatto non si è verificato. Pur non togliendo nulla al valore artistico del progetto e non ponendo nessun tipo di censura alla creatività artistica, non c'è dubbio che quando ci si rivolge a un pubblico, bisogna capire di quale pubblico si tratti. I bambini sono soggetti sensibili e come tali vanno trattati».
Binetti (Udc), che dice il Miur?
«La notizia è oggettivamente inquietante: una scuola di Fiumicino partecipa a un concorso sul centenario di Gianni Rodari e riceve in premio una serie di libri per biblioteca della scuola. Un premio tanto più significativo se si pensa che la sezione a cui i libri sono destinati è quella dedicata all’arte moderna e quindi all’educazione e alla formazione alla bellezza delle nuove generazioni. Il primo dubbio viene ai genitori dei bambini quando si rendono conto del contenuto sessualmente esplicito dei libri; eppure sono volumi dei cataloghi delle collezioni Imago Mundi, un progetto no-profit di arte contemporanea destinato alle scuole. All’interno però ci sono immagini esplicite, con un corredo pornografico testuale che non lascia nulla all’immaginazione. La giustificazione addotta dalla scuola è che si tratta di opere di artisti». Ad affermarlo è la senatrice Udc Paola Binetti. «Sono libri che i genitori giudicano inequivocabilmente porno, per cui scattano decine di interventi indignati, non solo per il contenuto, ma per il fatto che sono stati inviati ad alunni delle elementari e persino delle materne.
Non si capisce chi abbia fatto una scelta di questo tipo, chi l’abbia autorizzata e chi non abbia controllato che tipo di libri veniva messo in mano ai bambini», afferma Binetti che è anche componente della Commissione parlamentare, la bicamerale d’Infanzia. «Per ironia della sorte il caso esplode proprio in occasione della Giornata mondiale del libro e molto opportunamente Carla Garlatti, Garante dell’Infanzia, ha preso posizione su questa vicenda definendola gravissima e chiedendo di fare chiarezza sulle relative responsabilità. Resta da vedere a quali altre scuole siano stati inviati questi libri e quali iniziative siano state assunte per offrire ai ragazzi mezzi e strumenti più adatti alla loro età e alle loro curiosità. Sarebbe interessante sapere come intende muoversi il Ministero dell’Istruzione per evitare che arrivino in classe testi decisamente fuori luogo», conclude Binetti.
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