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I vaccini salvano vite, in 30 anni -50% di morti infantili

Negli ultimi 30 anni, le morti infantili nel mondo sono diminuite di oltre il 50% grazie in gran parte ai vaccini. Ma la pandemia Covid-19 sta mettendo a dura prova i sistemi di prevenzione, nei paesi poveri così come in quelli ricchi, inclusa l’Italia. Ad accendere i riflettori sull'importanza di diffondere la consapevolezza dell’importanza delle vaccinazioni è la Settimana mondiale dell’Immunizzazione promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), che si celebra dal 24 al 30 aprile all’insegna dello slogan: "I vaccini ci avvicinano".

In Italia, in base agli ultimi dati del ministero della Salute relativi al 2019, grazie alla legge che ha introdotto l'obbligo vaccinale per la frequenza scolastica, la copertura del vaccino contro il morbillo era arrivata al 94,5% (+1,3% rispetto al 2018), con 9 regioni che superano il 95%. Mentre la copertura nazionale nei confronti di polio, pertosse, difterite, tetano epatite B e Haemophilus influenzale raggiungeva il 95%. "Numeri buoni - spiega Rocco Russo, responsabile Tavolo tecnico Vaccini della Società Italiana di Pediatria (Sip) - ma che hanno visto un calo a causa della pandemia, sia per via del timore dei genitori a frequentare i centri vaccinali che per la chiusura di questi centri durante la prima ondata o, ancora per la riduzione del personale e per la necessità di maggior distanziamento negli appuntamenti. Adesso stiamo recuperando ma c'è molto lavoro da fare, soprattutto per quanto riguarda le vaccinazioni negli adolescenti, in particolare quella contro il Papilloma virus (Hpv)».

Ancor di più in tempo di pandemia, ricordano la Sip e la Società Italiana di Neonatologia (Sin), è importante proteggersi da malattie prevenibili con il vaccino, non interrompere i programmi vaccinali e recuperare gli appuntamenti persi durante il lockdown. Per questo gli esperti delle due società scientifiche scenderanno in campo in prima persona per promuovere una corretta informazione, chiarendo i dubbi delle mamme e dei papà. Durante la World Immunization Week 2021 risponderanno al telefono alle domande dei genitori e giovedì 29 aprile saranno in diretta sulla pagina Facebook della Sip. Sempre con l’obiettivo di promuovere la cultura vaccinale è a disposizione delle famiglie l’opuscolo, patrocinato dal Ministero della Salute, «Non è mai troppo presto» disponibile online in 6 lingue oltre all’italiano per agevolare le famiglie dei bambini stranieri. #IOMIVACCINO è infine il claim del video realizzato ad hoc, che sarà diffuso sui social media per ricordare come «i vaccini sono sicuri, evitano morti, ricoveri e rappresentano l’unica arma per difenderci da malattie molto gravi, come la pandemia Covid-19 ha dimostrato». A rilanciare nel mondo l’importanza dei vaccini, inclusi quelli contro Covid-19, è l’Unicef con un’iniziativa on line via Facebook ed Instagram che vede come ambasciatore d’eccezione l'ex calciatore David Beckham. «Ogni anno 14 milioni di bambini nel mondo non ricevono alcun tipo di vaccino», ricorda l’Unicef. E nell’ultimo anno, la pandemia da Covid ha peggiorato la situazione. Secondo le stime dell’Oms in almeno 68 Paesi ci sono state interruzioni delle immunizzazioni e a pagare il conto sono circa 80 milioni di bambini nel mondo rimasti senza protezione nei confronti di malattie prevenibili e a volte mortali.

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